I riflettori si riaccendono sull'Aquila: il 6 aprile, a due anni esatti dal terremoto, arriverà nelle sale delle principali città italiane "Ju tarramutu", il film documentario di Paolo Pisanelli che per 15 mesi ha filmato la distruzione, lo spaesamento, la mediatizzazione strumentale del sisma, la rabbia dei cittadini. Il documentario racconta l`altra L`Aquila, quella che non si vedeva nei tg nei giorni del G8 o della consegna delle new town, raccontata dai protagonisti, per lanciare un grido d`allarme e mostrare come la città sia parcellizzata e disgregata, e i suoi cittadini vittime di una vera e propria diaspora.
"Il documentario racconta la città più mediatizzata e mistificata d'Italia, che è diventata da un giorno all`altro un grande set, teatro della politica nazionale e internazionale. - ha spiegato il regista - Purtroppo quella spettacolarizzazione non è servita ad un vero rilancio, le scelte che sono state fatte in questi anni sono state spesso disastrose, ora ci sono solo case dislocate in luoghi lontani da quella che era la città. E quella mistificazione continua ancora oggi, basti pensare che nei giorni scorsi in una trasmissione tv è stata pagata una persona per parlare bene della ricostruzione".
Pisanelli racconta luoghi e persone attraverso le voci degli stessi aquilani, dal dramma alla rivolta delle cariole, al desiderio di riappropriarsi della città, alla volontà dei cittadini di non rassegnarsi al silenzio, anche se costretti a vivere nelle periferie di una città fantasma. "Il mio interesse è rivolto alle radicali trasformazioni che sta subendo la città, alla sparizione dei centri storici, tra abbandoni e demolizioni. - ha spiegato il regista - Alla violenza naturale del terremoto si è sovrapposta la voracità degli interessi, l`impatto violento del progetto case, che ha sconvolto senza pianificazione un territorio bellissimo".
I problemi, come si vede nel documentario, non sono affatto risolti, anche perché, come ha ricordato l`architetto aquilano Antonio Perrotti alla presentazione del film, "ad oggi sono stati costruiti 4500 alloggi contro 13mila case e 45mila edifici colpiti dal sisma, mentre attorno alla vecchia città si stanno costruendo case abusive che verranno condonate". Il film, totalmente autoprodotto, dal 7 sarà visibile anche in alcuni cinema di provincia, mentre a L`Aquila verrà proiettato in occasione dell`anniversario nell`Università e in diverse scuole.