I film del week end


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Boris, il film

di Juana San Emeterio

BORIS IL FILM
Di G. Ciarrapico, M. Torre, L. Vendruscolo, Italia 2011 (01 Distribution) Francesco Pannofino, Pietro Sermonti, Caterina Guzzanti, Carolina Crescentini, Luca Amorosino, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Antonio Catania, Massimo De Lorenzo, Alberto Di Stasio, Roberta Fiorentini, Andrea Sartoretti, Alessandro Tiberi, Antonino Bruschetta, Giorgio Tirabassi, Massimiliano Bruno, Carlo De Ruggeri.

Boris è sempre il portafortuna del titolo della serie televisiva irriverente e satirica diventata un programma di culto che ha collezionato tre edizioni. Ora il pesciolino rosso approda al cinema nel film scritto e diretto dagli stessi autori Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo.

Tutto inizia naturalmente dal piccolo schermo quando, di fronte a una scena in cui un giovane ed entusiasta Papa Ratzinger corre felice su un prato per aver saputo della scoperta del vaccino antipolio, anche il cinico regista di fiction di serie B, René Ferretti (Francesco Pannofino), non ce la fa e molla tutto. A quel punto per René si apre una nuova sfida: fare un film di serie A, alla Matteo Garrone, tratto addirittura da “La casta”, il bestseller di Stella e Rizzo che si sono prestati volentieri a quest’operazione. René pero scoprirà che anche l'ambiente cinematografico 'colto’, non è poi così diverso. Ed un film serio e impegnato come “La casta”, in un paese che non esce mai dalla commedia, diventa un cine panettone dal titolo “Natale con La casta”.

In “Boris, Il film” ritorna tutta la sgangherata troupe protagonista della serie con qualche nuova new entry. C'è Rosanna Gentili, nei panni dell’attrice drammatica Marilita Loy, che recita sussurrando, quasi una parodia di Margherita Buy; c'è un macaco presentato come il numero cinque di Medusa; c'è Nicola Piovani, in persona, che si gioca l'Oscar al poker; c'è la scaletta dei valori dei funzionari di rete (fiction al primo posto, secondo il cinema anche se già sfigato e poi, alla fine, l'inferno della radio.) Nella pellicola ritroviamo naturalmente i protagonisti della fiction come il capostruttura Antonio Catania, il comico Massimiliano Bruno, il direttore della fotografia Ninni Bruschetta con il suo fedele capo elettricista Biascica; lo stagista schiavo Carlo De Ruggieri, l’attore che vuole imporre la sua presenza Pietro Sermonti e l’attrice detta ‘la cagna’ Carolina Crescentini e l’aiuto regista Caterina Guzzanti. "Boris, il film" mantiene lo stesso tema della serie tv: la satira sul lavoro di un set per raccontare l’Italia di oggi. Cambiando i riferimenti, dalla tv al cinema, gli autori riescono comunque a mantenere un buon ritmo. Ma se il tono è naturalmente della commedia, la risata diventa critica, senza indulgenza per i vizi del nostro paese. I tre autori non risparmiano nessuno come hanno detto durante la conferenza stampa: “Noi non perdoniamo certi italiani, li denunciamo nel loro ‘cialtronismo’, ma non li trattiamo con quel untuoso sorriso che sottintende ‘siamo tutti un po’ italiani ‘ e così tutto si giustifica, No, noi non li perdoniamo”.