Sciopero nazionale di 24 ore ieri e oggi nel trasporto pubblico locale e ferroviario. A proclamarlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl,Uiltrasporti, Ugltrasporti, Orsa Trasporti, Faisa e Fast per il mancato rinnovo del contratto nazionale scaduto da oltre due anni e per i tagli al trasporto pubblico locale.
Ieri si sono fermati tutti gli addetti ai bus che effettuano i servizi extraurbani, mentre oggi la protesta interessa il personale di bus, metro e tram dei servizi urbani, secondo modalità stabilite da città a città. Gli addetti al trasporto ferroviario ed ai servizi e attivita' accessorie si fermeranno dalle 21 di oggi alla stessa ora di domani. Lo sciopero non sarà attuato a Firenze, mentre a Bologna la protesta oggi riguarda sia il servizio urbano che extraurbano.
Le Ferrovie informano che cancellazioni e limitazioni di corse saranno possibili a partire dalla serata di ieri e di venerdì 1 aprile, a causa dello sciopero. Durante lo sciopero, assicura Fs, circolerà comunque il 73% degli oltre 520 treni a lunga percorrenza previsti in orario e tutti i treni regionali necessari a garantire la mobilità nelle fasce di maggiore domanda, dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 del 1 aprile.
Il programma completo dei treni nazionali in circolazione, messo a punto da Ferrovie dello Stato, è consultabile sul sito www.ferroviedellostato.it nonché al numero verde gratuito 800 892021, attivo fino alle 9 del 2 aprile. Durante lo sciopero, dal quale è escluso il personale di Trenitalia della Sardegna, sarà assicurato il collegamento tra Roma città e l'aeroporto internazionale di Fiumicino con il servizio Leonardo Express o con pullman sostitutivi. Informazioni potranno essere assunte anche presso le biglietterie e gli uffici di assistenza delle stazioni ferroviarie, nelle agenzie di viaggi convenzionate con Trenitalia, consultando il notiziario web, Fs News e ascoltando la web radio del Gruppo Fs: Fs News Radio.
ASSTRA, ITALIA A TERRA 48 ORE - Una dichiarazione di sciopero "fuori misura, quella dell'intero universo dei trasporti pubblici locali, che metterà a terra l'Italia per 48 ore e lo farà nell'imbarazzante silenzio della Commissione di garanzia". Così Marcello Panettoni, il presidente di Asstra, l'associazione che rappresenta in Italia il 95% del trasporto pubblico locale e il 75% di quello extraurbano e regionale, nonché le ferrovie regionali esclusa Trenitalia. "Siamo seriamente preoccupati per la sorte del trasporto pubblico locale del nostro Paese - sottolinea Panettoni - un servizio essenziale che solo per il settore rappresentato da Asstra fa muovere 15 milioni di persone al giorno. Come non esserlo con un sindacato che sembra non comprendere la reale situazione del settore, e con una classe politica che ancora non sa decidersi se vuole o meno mantenere in piedi il servizio di trasporto pubblico urbano e locale in Italia?". Secondo il presidente di Asstra, "non ci sono le condizioni minime che consentano la conclusione della trattativa per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri. La maggioranza delle Regioni non ha infatti trasferito alle aziende di trasporto pubblico locale Asstra e Anav i fondi assegnati dallo Stato per la copertura del contratto di lavoro della categoria relativi agli anni 2008-2009-2010. A questo buco si è aggiunto il fatto che molte Regioni, nonostante il recente e consistente recupero dei tagli inizialmente disposti dal governo, hanno comunque mantenuto nei loro bilanci le riduzioni di risorse per il Trasporto Pubblico Locale superiori all'8%, con punte fino al 30%. Il sindacato - osserva Panettoni - non può ignorare che in questa situazione sono fortemente a rischio il mantenimento dei servizi di trasporto offerti ai cittadini e, di conseguenza, il posto di lavoro per gli oltre 116.000 autoferrotranvieri. Il sindacato deve capire - conclude - che la battaglia, oggi, va fatta per difendere il posto di lavoro piuttosto che tentare di ottenere aumenti salariali, impensabili con la situazione attuale".
> Lo sciopero città per città