Rinnovabili


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20 città 'verdi' al 100%

Rapporto 2011 di Legambiente energia_solare2_296

In Italia ci sono oltre 200.000 impianti di energia rinnovabile sparsi in 7.661 comuni. Di questi, quasi 1.000 (964) riescono a essere elettricamente autosufficienti producendo piu' energia di quanta ne riescano a consumare, 27 superano il proprio fabbisogno termico. Mentre sono 20 le amministrazioni al 100% rinnovabili. A scattare la fotografia della diffusione dell'energia proveniente da fonti pulite nel nostro Paese, il rapporto di Legambiente 'Comuni rinnovabili 2011', realizzato in collaborazione con il Gse (gestore servizi energetici) e Sorgenia.

Leggendo il rapporto, ci si accorge che nel 94% delle amministrazioni del nostro Paese e' presente almeno una fonte rinnovabile e che ognuna dei diversi tipi di fonte ha evidenziato una crescita rispetto agli anni precedenti: erano 6.993 i comuni rinnovabili nel 2010, e 5.580 nel 2009. In questo modo l'energia pulita prodotta riesce a coprire il 22% dei consumi elettrici complessivi. Secondo la mappa disegnata da Legambiente il solare e' presente in 7.273 comuni: primo per il fotovoltaico e' San Bellino, in provincia di Rovigo, con una media di 58,4 megawatt (mw) ogni 1.000 abitanti; per il termico vince Torre San Giorgio, in provincia di Cuneo, con una media di 2.140 metri quadrati ogni 1.000 abitanti. L'eolico si trova invece in 374 amministrazioni (5.758 mw), il mini-idroelettrico in 946 comuni (988 mw che forniscono elettricita' a 1,6 milioni di famiglie). La geotermia riguarda 290 comuni (con 868 mw di elettricita' e 67,9 termici), mentre sono 1.030 quelli che utilizzano biomasse e biogas (per 1.088 mw elettrici e 702 Termici). Quattro i vincitori di quest'anno. Sotto le Alpi i primi due: Morgex (Ao) e Brunico (Bz). Per virtuosita' energetica vincono anche il comune di Peglio (Pu), e la provincia di Potenza per la 'miglior buona pratica 2011', come il progetto di solarizzazione delle scuole.

Rispetto alla discussione in corso sugli incentivi, che dovrebbe portare di qui a pochi giorni al quarto conto energia (su cui e' al lavoro il ministero dello sviluppo economico), il direttore generale di Sorgenia, Riccardo Bani, parla "dell'incertezza" causata "dall'interruzione del quadro legislativo" pur ritenendo "opportuno un meccanismo di riduzione graduale degli incentivi". Per il presidente del Gse, Emilio Cremona, "tutto verra' fatto in maniera equilibrata" e "nel giro di 15-20 giorni le aziende potranno ripartire". Anche per Edoardo Zanchini, responsabile energia di Legambiente, "il meccanismo incentivante allo studio e' intelligente se offre garanzie, all'interno di un sistema elastico, almeno fino alla fine del 2017". Intanto, il direttore operativo del Gse, Gerardo Montanino, rivela che "l'obiettivo di 8.600 megawatt previsto per il 2020" dal piano italiano sulle rinnovabili verra' raggiunto "gia' quest'anno o al massimo all'inizio dell'anno prossimo".