Patatine fritte, simbolo della tradizione culinaria nazionale in cui si riconoscono tutti i belgi, per protestare contro i 289 giorni senza governo, che fanno del Belgio l'unico paese al mondo riuscito ad eguagliare oggi, e domani a superare, il record negativo detenuto dall'Iraq per la crisi politica piu' lunga. Le piazze delle principali citta' belghe, fiamminghe e vallone, sono state infatti ribattezzate "Piazza delle patatine fritte" e invase oggi da studenti e giovani che, riuniti nel comitato apolitico "Non in nostro nome" hanno organizzato una serie di cortei e manifestazioni, con distruibuzione gratuita appunto di patatine fritte.
A Bruxelles un corteo di studenti delle due universita' della citta', la francofona Ulb e la fiamminga Vub, ha avuto luogo verso le 13, poi riunitesi nella piazza di ritrovo dei giovani, Place Flagey, dove sono state organizzate animazioni e concerti. A Liegi, in Vallonia, sulla piazza principale della citta', Place Saint Lambert, i ragazzi hanno liberato migliaia di palloncini in cielo, mentre su un muro ad hoc i cittadini potevano scrivere la propria opinione sulla situazione politica in Belgio. Anche ad Anversa, nella Handschoenmarkt, a Gand al Kouter e a Lovanio nella piazza Ladeuze, sono stati organizzati happening di protesta simili, insieme alle immancabili patatine fritte e altri stand di degustazione di prodotti locali.
Gli organizzatori del comitato "Non in nostro nome" hanno stimato una partecipazione complessiva di circa 16mila alle diverse manifestazioni di protesta contro la crisi politica che attanaglia il paese dalle elezioni anticipate dello scorso 13 giugno.
Dalle urne e' infatti uscito un paese ancora piu' diviso, con i socialisti 'unionisti' guidati dal vallone di origine italiana Elio Di Rupo in testa nel Sud del paese, e i separatisti della N-va del fiammingo Bart De Wever nel Nord. Dalla scorsa estate continuano cosi' i negoziati per cercare di trovare un'intesa sui dossier politici piu' controversi, ovvero la riforma dello stato, della legge di finanziamento e dello statuto di Bruxelles, ma finora tutti i tentativi sono falliti, lasciando il paese senza governo.
E piu' la crisi politica peggiora, piu' crescono i consensi per i separatisti fiamminghi, come ha mostrato ieri l'ultimo sondaggio politico pubblicato sulla stampa belga, secondo cui loro leader, Bart De Wever ha raggiunto il 57% dei consensi, mentre il suo partito, la N-va, strapperebbe il 33% rispetto al 28% dell'ultima consultazione elettorale se si andasse di nuovo alle urne ora. I socialisti francofoni, invece, pro-unita' del paese, secondo i sondaggi sono in calo al 33% dal 37% delle elezioni di giugno, mentre il loro leader Elio Di Rupo resta al 46%.