La gia' fragile crescita economica europea subira' un rallentamento che potra' oscillare tra lo 0,2 e lo 0,5% a causa degli effetti della catastrofe naturale e nucleare che ha colpito il Giappone. Questa l'indicazione che emerge dalla prima valutazione sulle conseguenze economiche del terremoto compiuta dalla Commissione europea.
A causa degli eventi nel Paese del Sol levante, la ripresa ''non dovrebbe deragliare''', si legge in una nota informativa del commissario Ue per gli affari economici e monetari Olli Rehn, ma l'aumento del Pil giapponese, nel 2011, sara' prossimo allo zero e ''la crescita si indebilira''' sia in Europa che nel resto del mondo.
Gli esperti di Bruxelles segnalano che si tratta di ''prime stime grezze'' sull'impatto economico della catastrofe che ha colpito il Giappone. Secondo lo scenario ritenuto al momento ''piu' probabile'' dagli esperti della Commissione, l'effetto Giappone portera' una riduzione del ritmo di crescita del Pil Ue dello 0,2% quest'anno e dello 0,27% nel 2012.
Nell'ipotesi peggiore formulata da Bruxelles, il calo arrivera' invece ad essere dello 0,34% nel 2011 e di quasi mezzo punto (0,47%) nel 2012.