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L'Inter vince in casa Samp ed è seconda

Nerazzurri ora a 2 punti dai rossoneri. De Profundis Palermo, 0-7 con l'Udinese. Amauri rimonta la Roma, la Lazio cade a Cagliari. In coda avanzano Catania e Cesena m

di Mauro Caputi

Big match a San Siro fra Milan e Napoli in un giorno non consueto, il lunedì. Intanto l'Inter supera i partenopei al secondo posto vincendo 2-0 sul campo della Sampdoria. Ma il verdetto che fa più rumore nella ventisettesima giornata è il roboante 7-0 con cui la lanciatissima Udinese vince a Palermo contro una squadra che pur aveva importanti ambizioni. Scivolone della Lazio in Sardegna.

A 'Marassi' l'Inter s'mpone nel posticipo con una gemma su punizione di Sneijder dai 20 metri al 73' raddoppiata da Eto'o all'ultimo dei 4' di recupero. Ma prima aveva dovuto soffrire una Sampdoria abile nelle ripartenze, meno nelle conclusioni. Fin dal primo minuto i nerazzurri fanno il ritmo della partita, pur senza grandi occasioni (la migliore la sciupa malamente Eto'o proprio al 45'). I blucerchiati vanno vicini a far male con Dessena (tiro a botta sicura che incoccia sul compagno Maccarone), Ziegler (salva Ranocchia) e soprattuto col palo di Poli. Nella ripresa Maccarone si trova a tu per tu con Julio Cesar, ma la vince il portiere interista. Poi arriva il colpaccio di Sneijder. Sterile la reazione della Sampdoria. Eto'o nel finale ingaggia un duello con Curci: il portiere doriano la spunta due volte, alla terza il camerunese fa centro

Tris di Di Natale (che sale a 21 in classifica cannonieri) e poker di Sanchez in un pomeriggio da incubo per i sogni del Palermo. L'Udinese si presenta già al 10' col preciso colpo di testa nell'angolo basso di Totò. Il 'Nino' cileno fa capire che la partita è a senso unico al 19', risolvendo una mischia, e al 28', concludendo alla grande un rapidissimo contropiede su corner del Palermo. Al 40' nuova tegola per i rosanero, col secondo giallo a Bacinovic. Friulani impietosi nello sfruttare il vantaggio numerico: al 41' fa centro Di Natale, al 42' Sanchez. Palermo sparito, Udinese ancora attiva a inizio ripresa. Al 48' Sanchez fa 6-0, al 60' Di Natale trasforma il rigore concesso per fallo di Darmian (espulso pure lui) su Armero. Sul 7-0 e con due uomini in più si placa la furia degli ospiti. Non sarà una settimana facile per Delio Rossi che ha lasciato il campo cupo in volto.

Friulani ora a un solo punto dalla Lazio, sconfitta 1-0 a Cagliari. Decide l'autogol di Dias che, al 40', inciampa su un innocuo diagonale di Acquafresca. La Lazio non è brillante e sembra in grado di reagire solo negli ultimi 20', forse perché sono i sardi a cedere terreno senza neppure scomporsi più di tanto. Troppo poco per una squadra che deve difendere il quarto posto conservando per giunta qualche ambizione di inseguimento alla vetta. Il Cagliari, a ben guardare, non fa molto di più. Ma ha il merito di trovare il gol che non ti aspetti e di proteggerlo con ordine e determinazione.

Non ride nemmeno l'altra metà della Capitale. La Roma di Montella, alla sua prima partita completa in panchina (nel recupero di Bologna si sono giocati 74'), è bella solo a metà. Il rigore di Totti (600 presenze nella Roma per il capitano) al 19'- bravo Taddei a procurarselo con una bella percussione- e il tocco di Juan sottomisura su azione d'angolo al 36' sembrano sufficienti a stendere un Parma opaco. Nella ripresa i giallorossi rallentano ma gli emiliani non fanno granché. A cambiare le cose ci pensa Amauri al 74' con un colpo di tacco potente su cross di Valiani da più di 10 metri. La squadra di Marino comincia a crederci e viene subito premiata. Ancora Amauri, al 79', risolve una mischia su corner e ammutolisce l'Olimpico. Un minuto dopo Paci si prende la seconda ammonizione e il Parma resta in dieci. La Roma ci prova generosamente, ma finisce per correre qualche rischio. Per i ducali un punto che ossigena la classifica.

Rimonta vincente per il Catania che si allontana dalla zona calda nell'anticipo dell'ora di pranzo. Al Massimino i rossazzurri rispondono con un gran secondo tempo a una prima frazione scialba, nella quale il Genoa aveva trovato il vantaggio con Floro Flores al 19' e aveva sfiorato il raddoppio poco dopo con Rossi (prima traversa, poi miracolo di Andujar). Altra musica al 'Massimino' nella ripresa, con Maxi Lopez che fa 1-1 al 51' e Bergessio (primo gol in Italia) che sigla il sorpasso al 56'. Tensione a metà tempo: Criscito è espulso per fallo giudicato da ultimo uomo; Floro Flores (appena sostituito) e Ballardini protestano vivacemente e lo raggiungono negli spogliatoi. Con l'uomo in più il Catania riesce a complicarsi la vita, ma viene salvato da Andujar: al 75' Augustyn trattiene in area Paloschi e viene espulso a sua volta. Squadre in parità numerica e Veloso sul dischetto con l'occasione d'oro del pari. Il portiere etneo lo ipnotizza e il 2-1 resiste fino alla fine.

Rocambolesco pareggio fra Brescia (che resta penultimo) e Lecce (che continua a risalire). Il 2-2 del 'Rigamonti' è aperto dal colpo di testa di Caracciolo al 17'. Passa un solo minuto e Zoboli imita l'Airone raddoppiando con una bella zuccata. Avanti 2-0 le rondinelle concedono al Lecce il dialogo in area che porta al gol di Corvia al 31'. La rincorsa dei salentini è premiata al 70' con il diagonale di Munari. Squadre stanche ma Brescia più convinto che recrimina per il gol annullato a Caracciolo in pieno recupero (fuorigioco, ma il tocco verso l'attaccante era stato di un difensore leccese).

I lombardi vengono superati dal Cesena che vince 1-0 sul Chievo in extremis. La panchina di Ficcadenti viene puntellata dal rigore trasformato da Jimenez proprio al 90' (fallo di Mandelli su Bogdani in mischia). Ma ci mette molto di suo anche uno strepitoso Antonioli, che appena 3' prima compie un miracolo su Fernandes. Episodi e prodezze determinanti in una partita tesa e non bella, viste le condizioni di partenza dei padroni di casa alla disperata ricerca di punti salvezza.

Quegli stessi punti che, ormai, sembrano non servire più a niente al Bari. I pugliesi sono a -8 dalla penultima e a -12 dalla zona salvezza. Tuttavia gli uomini di Ventura si tolgono la soddisfazione di raddrizzare, con merito, la partita del 'San Nicola' contro la Fiorentina. Gli ospiti passano al 21' con un bel diagonale di Gilardino servito in profondità da un pallonetto di Montolivo. Nonostante il vantaggio, i viola non sembrano brillanti. Il Bari, invece, ci mette la voglia e raccoglie i meritati frutti dello sforzo all'87' con un magnifico gol di Ghezzal (esterno destro a fil di palo da fuori area). Piccole soddisfazioni in una stagione nera.