di Rita Piccolini
Già la scorsa estate la collezione di Armani aveva stupito per l’utilizzo del blu intenso, tuareg, scuro ma luminoso, fresco e misterioso. Ora la proposta dello stilista per la linea giovane, Emporio Armani, sembra esasperare ancora di più questa tendenza. Ecco allora in passerella solo modelle vestite completamente in nero, persino gli orecchini grandi e in stoffa sono neri, o in alternativa, completamente in blu. Se si ha voglia di giocare con più colori, sembra suggerire Giorgio Armani anch’egli in total blue, si possono mischiare i due colori. Unica sola concezione al colore una tonalità di azzurro più chiaro per alcuni giacconi o colli di pelliccia, che anche in questa collezione non mancano e sono di mongolia e molto voluminose. Naturalmente ci sono anche pellicce nere lunghe fino ai piedi, indossate su pantaloni e giacche nere. In mano alle modelle o a tracolla borse capienti grandi, anzi grandissime, alcune anch’esse di mongolia a pelo lungo. L’effetto è bello e divertente, come divertenti sono le maxi ghette di pelle al posto degli stivali. Note di luce con lamé e cristalli per la sera. Nella conferenza stampa dopo la sfilata Armani difende Galliano. E’ un eccentrico-dice- non penso che creda davvero a quello che ha detto! Forse, ma l’eccentricità non può essere una giustificazione.
In contrapposizione al total black le proposte di Bottega Veneta che gioca invece su colori allegri e brillanti. L’ispirazione questa volta è agli anni Sessanta e i capelli lunghi e cotonati delle modelle, i tubini dai colori flou con soprabito intonato, le scarpe sobrie, femminili, ma con tacco più umano, fanno pensare a Jackie Onassis. La donna a cui si ispira questa collezione è dinamica, pratica, ma molto chic. Bello il cappotto fucsia e ocra intonato all’abito negli stessi colori e nelle stesse fantasie geometriche, anche la borsa grandissima e fucsia è intonata . Le forme sono fluide, sinuose e molto femminili. Barocche invece le proposte per la sera.E ancora uno stilista in controtendenza. Frankie Morello porta in passerella una rappresentazione teatrale più che una sfilata, e i modelli colpiscono per le ampie gonne a ruota lunghe al ginocchio. C‘è il tailleur nero con gonna larghissima, giacca piccola e aderente sopra la camicia bianca e la cravatta da uomo. E poi ancora gonne a ruota, di pelle lucida rossa, o ricamate. C’è persino una donna coniglio, con i lunghi capelli biondi in alto a formare le orecchie, con gonna a ruota gialla in pelliccia (ecologica?) o vera e colorata, un omaggio ai cinesi che hanno da poco festeggiato l’inizio dell’era del coniglio?
Poi di nuovo la semplicità innovativa di Jil Sander, con bei pullover su pantaloni affusolati ma morbidi e a sigaretta. Anche qui molto nero, ma con schegge di colore improvvise e rapide come un lampo che illumina il tutto. Come nella collezione di Prada troviamo le cuffie da pilota d’aereo della Prima guerra mondiale. Divertenti, appropriate a chi ha bei lineamenti delicati, una tragedia su chi non li ha, perché mettono in estremo risalto il volto e le sue caratteristiche.
E come sarà la donna di Roberto Cavalli? Superfemminile ovviamente, animalesca, maculata, rivestita di pelle di pitone, o a volte romantica con lunghi abiti bianchi a fiori, ma sempre sexy, anzi super sexy. Ricordate Letizia Casta la scorsa estate con gli abiti maculati in diverse tonalità? Ora i colori sono quelli più tipici della stagione invernale: il nero, il bordeaux, il grigio, ma lo stile è inconfondibilmente lo stesso.