Un altro colpo di scena nell'omicidio di Sarah Scazzi. Arrestati Carmine Misseri e Cosimo Cosma, fratello e nipote di Michele Misseri, l'agricoltore di Avetrana che ha confessato il delitto chiamando in correità la figlia Sabrina.
Gli arrestati sono accusati di concorso in soppressione di cadavere. Nei verbali degli interrogatori di Michele Misseri compaiono due telefonate (fatte il 26 agosto, giorno dell'uccisione di Sarah) a fratello Carmine e al nipote 'Mimino' che, per gli inquirenti, sarebbero indicative del tentativo di Michele di coprire i due parenti che lo avrebbero aiutato nel sopprimere il cadavere.
La misura della custodia cautelare in carcere disposta dal gip nei confronti di Carmine Misseri e suo nipote Cosimo Cosma è stata adottata per esigenze probatorie ed ha una durata di 30 giorni.
Ai due anche il divieto di parlare con i propri legali sino all'interrogatorio di garanzia. E' una misura restrittiva spesso inserita nei provvedimenti cautelari. Discordanti le versioni fornite sulle telefonate e incongruenze negli interrogatori.
Nella caserma di Manduria, Taranto anche le mogli dei due arrestati che vengono interrogate.