“La serata di ieri ha dimostrato che per fare buona televisione non bisogna per forza urlare e denudarsi”. Lo ha detto il presidente della Rai, Garimberti, commentando gli ottimi ascolti della terza serata del Festival. “Certo – ha aggiunto - senza nulla togliere agli altri, il merito è soprattutto di quello straordinario campione del palcoscenico che è Roberto Benigni. Io per anni mi sono chiesto perché la Bbc facesse 8 milioni di telespettatori in prime time con documentari sulla vita delle piante. Bene, noi ieri abbiamo fatto ascolti altissimi sull’esegesi dell’Inno di Mameli. E’ un segnale, il pubblico c’è, bisogna solo solleticare”.
Sono stati 15.398.000 i telespettatori che ieri sera hanno seguito la prima parte del Festival. Lo share è stato del 50,23%. Nel complesso, la terza serata del Festival ha ottenuto una media di 12.363.000 spettatori, pari a uno share del 50,90%, superando quella dello scorso anno che aveva totalizzato il 46% di share e quella del 2009 con Bonolis che ottenne il 47,17%. Più giovani a vedere il Festival ieri: +8% quelli tra i 18 e i 24 anni; +5% per la fascia di età 25-34 anni.
Tutti soddisfatti, ovviamente. Morandi sottolinea che i meriti vanno condivisi: “Non è mai una persona sola che fa uno spettacolo come quello di ieri sera”. L’intervento di Benigni, però, è stato straordinario, tanto che Gianni suggerisce:”Lo farei vedere nelle scuole, per far capire ai ragazzi cos’è l’Italia”. Mentre per il direttore di Raiuno, Mazza, “quando è un attore comico che si carica il peso di ricordare la storia, vuol dire che la classe dirigente di questo Paese e gli intellettuali queste cose non le dicono da tempo”.
Poi tiene banco la (re)citazione di Gramsci fatta da Luca e Paolo. Garimberti sorride: “Sono molto contento che sia stato fatto, ma ho percepito che qualcuno ha avuto uno sturbo”. Mazza invece dice che avrebbe preferito una citazione di Gobetti e della sua rivoluzione liberale. Risponde Luca Bizzarri: “Ci interessano le idee, i valori, non ci fermiamo alle etichette”. Spiega Paolo Kessisoglu: “Le ipotesi erano molte, avevamo pensato anche a Garibaldi, poi ci siamo indirizzati su Gramsci. E non mi viene in mente qualcosa di più liberale della responsabilità civile di tutti, non c’è nulla di più libero del senso di responsabilità nelle cose che si fanno”. ”. E aggiunge: “Il testo a un certo punto dice ‘cosa avrei potuto fare di meglio’, quel grido è quanto mai attuale”.
C’è come un’atmosfera sospesa, ovattata, in questo Festival, tenuta insieme dal garbo di Morandi, con eccessi di gentilezza, anche sospetti, da parte di qualcuno. Sembra una terra di nessuno dove nessuno osa rompere la liturgia, dove si passa aspettando chissà cosa e dove sono permesse cose da televisione normale fino a ieri criticate, se non vietate, altrove. Qualcuno prova anche a chiederlo a Garimberti, che risponde: “Mi auguro non sia solo una parentesi, ma l’inizio di un nuovo momento. Lo spero”.
Questa sera è la sera dei duetti. Ospiti Robert De Niro e Monica Bellucci, che verranno a presentare il film di Veronesi “Manuale d’amore 3”, e i Take That al completo con Robbie Williams.
I 12 artisti verranno votati dalla giuria tecnica della “Sanremo Festival Orchestra” e dal televoto che avranno un peso del 50% ciascuno, 10 accederanno alla finale. Sfida decisiva, invece per i 4 Giovani rimasti in gara, Raphael Gualazzi, Micaela, Roberto Amadè e Serena Abrami: il vincitore verrà deciso dal voto misto di televoto e giuria tecnica più la “golden share” della giuria Radio che, a maggioranza esprimerà una preferenza unica: l’artista così individuato “scalerà” d’imperio una posizione.
L’elenco dei duetti:
Modà ed Emma con Francesco Renga, “Arriverà”
Luca Madonia e Franco Battiato con Carmen Consoli, “L’alieno”
Giusy Ferreri con Francesco Sarcina, “Il mare immenso”
La Crus con Nina Zilli, “Io confesso”
Tricarico con il coro Silaso…l, “Tre colori”
Nathalie con L’Aura, “Vivo sospesa”
Al Bano con Michele Placido, “Amanda è libera”
Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario con Neri Marcorè, “Fino in fondo”
Roberto Vecchioni con PFM, “Chiamami ancora amore”
Anna Tatangelo con Loredana Errore, “Bastardo”
Max Pezzali con Lillo e Greg, “Il mio secondo tempo”
Davide Van de Sfroos con Irene Fornaciari, “Yanez”.