Speciale Sanremo 2011 - Le interviste


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Alieni, all'Ariston la scuola di Catania

Luca Madonìa e Franco Battiato. Aspettando Carmen Consoli m

Ha superato il turno. E non è sbagliato esprimersi in questo modo in giorni di Coppe europee di calcio. Ma a questo lui decisamente non pensa. E non ci fa caso nemmeno il suo “corista”, come si è lui stesso definito, Franco Battiato. Venerdì, penultima serata, il duetto con Carmen Consoli. E’ Luca Madonìa, a Sanremo con “Alieno”.

Si è aperta con i Denovo la Scuola di Catania, risposta al cantautorato di Milano, Bologna e Roma?
Io non credo alle Scuole. Io credo nei talenti. E l’Italia è piena di talenti. Catania ha avuto un’attenzione maggiore nel decennio scorso. E sono contento di essere circondato qui a Sanremo dagli amici.

Comunque non sei qui per portare avanti la Scuola di Catania.
No, il concetto di “Scuola” è limitativo. Insomma, c’è un’unica scuola, quella della musica italiana.

Non è che qui ti senti… Alieno?
Decisamente sì ….

Alieni lo siamo tutti. Dicevo, ti senti un po’ il Giuny Russo di Battiato, visto che lui si è definito il tuo “corista”?
No, non più di tanto. Con Franco ci siamo conosciuti vent’anni fa. Aveva prodotto un album dei Denovo. E da lì è nata una profonda amicizia. Perché è una persona di grande spessore, di grande humor. E stai bene con lui. Parli di tutto. Io dico che con lui passi a parlare dal cannolo siciliano a Proust nel giro di due secondi. Si sta bene.

Qualcuno malignamente ha scritto che “Alieno” è un auto-plagio. Una specie di autogol. Insomma, si sarebbe copiato, prendendo spunto da “La voce del padrone”.
(Ride) Ah sì? Bho. In realtà questa canzone è mia ed io l’ho coinvolto e chiaramente ci voleva una canzone in cui lui potesse entrare, quindi un testo adatto a lui. E meno male che c’era questo Alieno, in cui subito si è trovato a suo agio. Ed è entrato a modo suo, con garbo. Fin troppo, hanno detto alcuni. Ma poi ci intrecciamo.

Chi è il più alieno tra te e Battiato?
(Sorride, ancora una volta) In questo contesto forse tutti e due. Lui sicuramente lo è. Si è giocato molto su questo titolo. Però essere alieno in genere nella vita fa parte un po’ del mio carattere, un po’ del mio disagio. E sicuramente lo sono su questo palcoscenico. (E.G.)

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