La musica accomuna i popoli, la canzone ne esalta le identità. "Nata per unire" è il titolo della serata del Festival di Sanremo dedicata ai 150 anni di storia patria, gli ultimi 60 trascorsi in compagnia della canzone italiana. Ma questa sera si andrà oltre la narrazione sanremese, cominciata nel 1951. I brani riproposti dai 14 big in gara raccontano il secolo duro dell'emigrazione italiana, tra il 1876 e il 1976, la Prima Guerra mondiale, i film e la società degli anni '30, valori ed affetti dell'Italia in guerra, l'ultima Grande Guerra e il boom economico degli anni '50. Perchè anche la canzone italiana è "nata per unire".
La scaletta delle canzoni della serata.
"Mille lire al mese". La scrisse Gilberto Mazzi nel 1939, anno di uscita dell'omonimo film, con una giovanissima Alida Valli. E' Patty Pravo ad intonarla, accompagnata da tre coriste.
"Here's to you - la ballata di Sacco e Vanzetti", composta da Ennio Morricone per Joan Baez, nel film di Giuliano Montaldo del 1971 "Sacco e Vanzetti", i due anarchici italiani condannati a morte in America nel 1927. Anche Morandi la cantò in italiano. Chissà se si unirà a I Modà con Emma, che la interpretano stasera.
"La notte dell'addio", cantata al Festival del 1966 da Iva Zanicchi: canta Luca Madonia, dirige Franco Battiato.
"Il cielo in una stanza", di Gino Paoli,del 1960, a Giusy Ferreri.
"Parlami d'amore Mariù" di Ennio Neri e Cesare Bixio, per la voce di Vittorio De Sica, nel 1932. Esecuzione di La Crus con Gnu Quartet.
"'O sole mio". Il testo è di un giornalista della redazione di Napoli del quotidiano "Roma". Siamo nel 1898. Fu musicata da Eduardo di Capua. La canta Anna Oxa.
"L'italiano" di Cotugno (1984) a Tricarico, che la interpreta in compagnia di Toto e del Coro multietnico.
"Il mio canto libero" di Battisti a Nathalie.
“Va’ pensiero” sarà affidata alle corde di Al Bano, con Iannis Plutarchos e Theodossiu Dimitra.
"Addio mia bella addio", la canzone del Risorgimento, scritta da Carlo Bosi, nel 1848. Interpretata da Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario.
"'O surdato 'nnammurato", del 1915, parole di Aniello Califano e musica di Enrico Cannio. L'innamorata rappresenta l'Italia e la canta Roberto Vecchioni.
“Mamma", di Bixio-Cherubini. Del 1940, arriva oggi ad Anna Tatangelo.
"Mamma mia dammi cento lire", Scritta da un anonimo, è il canto dell'emigrante italiano, in viaggio verso l'America, alla fine dell'Ottocento. La interpreta Max Pezzali con Arisa.
"Viva l'Italia" di De Gregori, infine, tocca a Davide Van de Sfroos.