Voci su Mubarak 'in coma', 'fuggito'

Attivisti incontrano intanto i militari b

Una decina di manifestanti egiziani in piazza Tahrir sono stati circondati dalla polizia militare e dai soldati che hanno intimato loro di andarsene se non vogliono essere arrestati. "Abbiamo mezz'ora di tempo, siamo circondati dalla polizia. Non sappiamo cosa fare. Ne stiamo parlando", ha detto parlando con l'agenzia Reuters uno dei manifestanti aggiungendo "ci hanno detto che abbiamo un'ora per lasciare la piazza o saremo arrestati". Testimoni hanno raccontato di avere visto la polizia militare circondare i manifestanti, supportati dai soldati.

CYBER-ATTIVISTI INCONTRANO ESPONENTI ESERCITO - Un gruppo di cyber-attivisti egiziani, tra i protagonisti delle contestazioni che hanno portato alla caduta del regime di Hosni Mubarak, ha dichiarato di aver incontrato rappresentanti dell'esercito, ora alla guida dell'Egitto, per discutere di riforme democratiche.

"Abbiamo incontrato l'esercito per comprendere il loro punto di vista ed esprimere il nostro", ha raccontato il cyber-attvista Wael Ghonim, diventato voce e volto della protesta in Egitto, in un comunicato intitolato "appuntamento con il consiglio supremo delle forze armate" pubblicato su un sito pro-democrazia insieme con il blogger Amr Salam. Ghonim, trentenne, sposato e padre di due figli, vive a lavora a Dubai come responsabile marketing di Google per il Medio Oriente. Teneva da tempo una pagina su Facebook contro le torture praticate dalla polizia egiziana. Quando il 25 gennaio sono cominciate le manifestazioni, è rientrato in patria per parteciparvi, ma il 27 è stato arrestato. E' stato tenuto in cella per 12 giorni, bendato e interrogato. Rilasciato il 7 febbraio, è diventato un mito per i manifestanti dopo una commovente intervista alla tv privata Dream Tv, nella quale è anche scoppiato a piangere. L'8 si è recato in piazza Tahrir ed è stato accolto come un eroe.

GIORNALE, MUBARAK SAREBBE IN COMA - L'ex presidente egiziano, Hosni Mubarak, che ha lasciato il potere venerdì scorso, sarebbe in coma. Lo scrive, citando fonti informate, il quotidiano egiziano indipendente Al Masry Al Youm. Mubarak sarebbe entrato in coma da sabato, nella sua villa di Sharm El Sheikh, dove si troverebbe con la moglie, Suzanne, e forse con il figlio più anziano, Alaa. L'ex presidente e la sua famiglia erano stati accompagnati a Sharm con un aereo di stato dopo che il rais aveva registrato la dichiarazione poi diffusa dalla televisione di stato con la quale trasferiva i poteri presidenziali al vicepresidente Omar Suleiman. Adesso Mubarak sarebbe sotto terapia - non si precisa di quale tipo - e sarebbe assistito nella villa da medici, che non hanno ancora deciso se trasferirlo in ospedale o se portarlo in cliniche specializzate all'estero. L'anno scorso l'ex presidente egiziano era stato sottoposto ad un intervento di asportazione della cistifellea in un istituto di Heidelberg (Germania), ma voci sostenevano che le sue condizioni di salute non fossero buone a causa di un tumore al pancreas. Di questa notizia non si è mai avuta conferma ufficiale. Le condizioni di salute reali del rais sono sempre state un tabù per la stampa egiziana, al punto che alcuni direttori di giornali che avevano fatto riferimento a sue possibili malattie erano stati arrestati.