di Emanuela Gialli
La serata del 17 febbraio, per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Si era partiti con le polemiche, poi l’accordo. Chi vi ispirato, nell’equilibrio che si legge nella scelta dei 14 brani affidati ai big?
Noi avevamo in mente esattamente la serata che faremo. In un certo momento abbiamo fatto una piccola provocazione, proponendo due canzoni della storia, perché di quello si tratta, per capirne l’effetto sull’opinione pubblica. E’ stato dirompente e non ce lo aspettavamo. Non credevamo potessero toccare ancora così nel 2011 la sensibilità degli italiani. Poi, da persone responsabili, abbiamo pensato di non seguire quella strada, anche su indicazione del Cda Rai. Comunque, la nostra sarà una serata semplice ed affettuosa.. Non abbiamo nessuna ambizione di essere storici o didascalici. Vogliamo solo raccontare attraverso le canzoni la storia di noi italiani e tentare di guardare al passato per trarne gli insegnamenti per l’Italia del 2011. Però saremo molto semplici e cercheremo di parlare al cuore della gente che segue Sanremo.
Com’è nello stile del Festival.
Quando siamo andati a raccontare questa serata al presidente della Repubblica abbiamo spiegato che la funzione di Sanremo è proprio nella forza che ha di parlare a fasce di popolazione che magari non sono raggiungibili con altri mezzi. E noi ci mettiamo a disposizione anche delle istituzioni perché tutti sappiano che il 17 marzo è Festa nazionale. E’ un nostro piccolo contributo.
Il capo dello Stato invierà un messaggio, per la serata del 17 febbraio?
Noi non l’abbiamo nemmeno chiesto. Noi siamo molto riconoscenti a Lui ed alla Presidenza della Repubblica per averci incontrato (l’8 febbraio al Quirinale, ndr) perché ritenevamo che fosse nostro dovere andare dal Presidente per spiegargli la serata. Se però ci onorerà di un suo messaggio, pubblico o privato, sarà per noi motivo di orgoglio.
Quanto pesa sul Festival questa ricorrenza, quest’anno? Vi sentite più responsabilizzati?
Noi cerchiamo di fare in modo serio spettacolo e divertimento. Nella serata del 17 saremo molto responsabili e il nostro atteggiamento sarà affettuoso, dolce, perché vorremmo che quella sera gli italiani possano andare a dormire un po’ più orgogliosi di esserlo e più consapevoli, comunque, che l’Italia sta cambiando. Vorremo trasmettere in modo dolce questi messaggi.
Parliamo allora dello spettacolo. Gli ospiti.
Intanto vorrei dire che noi abbiamo sul palco 5 artisti (Gianni Morandi, Elisabetta Canalis, Belen, Luca e Paolo, ndr) in grado di fare spettacolo. Sono loro i nostri superospiti.
E le star internazionali sono il condimento. Ma Lady Gaga e Madonna sono confermate?
Veramente non dobbiamo confermare, perché non le abbiamo mai annunciate. Possiamo invece confermare Robert De Niro e Monica Bellucci, i Take That e Robbie Williams, Avrile Lavigne, Eliza Doolittle e altri due ospiti, che non possono dire. Perché se lo dico la notizia finisce oltreoceano e il cachet sale.
Nemmeno in un orecchio me lo può dire?
In un orecchio glielo posso dire. Sono due attori, ********** e ************
E sui cachet dei conduttori ci direte qualcosa? Ci dica la cifra complessiva, almeno.
No, ma le posso garantire che da parte di tutti c’è stato quest’anno un atteggiamento di grande responsabilità e di comprensione, condivisione, del momento della Rai e del Paese, di ristrettezze economiche.
E Morgan dove sta?
Con Patty Pravo, canterà in duetto venerdì. Avremo anche la Pfm, Neri Marcorè, Camen Consoli, Nina Zilli e altri. Tutti portano un artista ospite. Patty ci ha proposto Morgan. Abbiamo detto di sì. Siamo contenti che lui possa tornare su questo palco, dopo che l’anno scorso non ha potuto cantare.