Allarme della Fao


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Nuovo record dei prezzi alimentari

Tendenza destinata a continuare fao_fame_mondo_296

I prezzi degli alimentari a livello globale sono schizzati a un nuovo massimo storico a gennaio per il settimo mese consecutivo. E' l'allarme lanciato dalla Fao, che non nasconde la preoccupazione per le conseguenze che gli incrementi potranno avere nei Paesi a più basso reddito costretti ad importare materie prime alimentari.

L'indice dell'organizzazione che si basa su un paniere composto da materie prime come grano, riso, carne, prodotti caseari e zucchero, è schizzato lo scorso mese a 231 punti, il 3,4% in più rispetto a dicembre.

Il picco di gennaio è il piu' alto mai registrato da quando la Fao ha iniziato la rilevazione dell'indice, ovvero dal 1990. Tutti i prezzi delle materie prime monitorate sono aumentati, ad eccezione di quello della carne che e' rimasto invariato rispetto a dicembre.

''I nuovi dati dimostrano chiaramente che la pressione sui prezzi internazionali degli alimentari e' tutt'altro che in via di estinzione - afferma l'economista Fao Abdolreza Abbasian - Questi livelli proseguiranno infatti con ogni probabilità anche nei prossimi mesi. I prezzi alti sono una fonte di preoccupazione specialmente per i Paesi a basso reddito e con significativi deficit alimentari e per i cittadini più poveri che consumano gran parte delle loro risorse proprio per l'approvvigionamento di cibo''.

In dettaglio, comunica la Fao, l'indice che misura i prezzi dei cereali è salito a 245 punti (+3%), il massimo da luglio 2008, quello di oli e grassi ha registrato un incremento del 5,6% arrivando a 278 punti. L'indice di latte e latticini e' salito del 6,2% rispetto a dicembre a 221 punti, mentre quello dello zucchero ha segnato un +5,4% a 420 punti.