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di Nicola Iannello
Il crollo del Napoli col Chievo e il pari interno della Roma col Brescia rivalutano lo 0-0 del Milan con la Lazio nell’anticipo del martedì. La capolista addirittura aumenta a 5 punti il vantaggio sui partenopei (erano 4 dopo l’ultima giornata) e lo mantiene invariato a 9 sui giallorossi. La ventitreesima giornata di serie A racconta l’ennesimo tonfo della Juventus, battuta da un Palermo gagliardo. Successo interno della Fiorentina sul Genoa, esterni per il Cagliari in casa della Sampdoria e per il Lecce a Parma. Pari tra Udinese e Bologna e tra Cesena e Catania. Completerà il quadro il posticipo serale del giovedì che vede l’Inter di scena a Bari. Al ‘Bentegodi’ di Verona il Chievo supera il Napoli 2-0. Pioli si affida a Pellissier e Moscardelli in avanti. Nel reparto avanzato, Mazzarri preferisce Zuniga a Sosa al posto dello squalificato Lavezzi, accanto a Hamsik e Cavani. Ma i partenopei sembrano avere poca benzina. I clivensi, reduci dal 3-0 inflitto al Brescia in trasferta, volano. Vantaggio Chievo con Moscardelli, che da destra rientra sul piede mancino e disegna una traiettoria sul secondo palo che lascia di stucco De Sanctis (20’). Nella ripresa, raddoppio dei padroni di casa con Sardo che conquista palla al limite, sfonda la difesa partenopea e batte l’estremo difensore azzurro con un tocco di esterno (50’). Andreolli esce in barella dopo uno scontro col proprio portiere Sorrentino e viene caricato direttamente in ambulanza. Pellissier non concretizza una buona opportunità. Il Napoli non trova spazi e stenta a rendersi pericoloso, un’altra squadra rispetto a quella dai finali indiavolati che eravamo abituati a vedere. La compagine di Mazzarri si ferma a 43 punti (il Milan è a 48); Chievo a metà classifica con 30.
Se il Napoli ha compiuto un passo falso, quello della Roma lo è a metà. All’Olimpico col Brescia finisce 1-1. Totti, Borriello e Vucinic il trio d’attacco di Ranieri (Ménez parte dalla panchina). In porta nelle rondinelle Arcari al posto di Sereni, nel centrocampo a cinque del ‘richiamato’ Iachini debutta Cristiano Zanetti; indisponibile Caracciolo, Eder e Diamanti compongono il reparto offensivo. Il primo tempo scorre via a ritmo lento, con il Brescia attento a chiudere gli spazi e i giallorossi a cercare un varco che non si apre. A inizio ripresa la mossa di Ranieri: fuori Simplicio, dentro Ménez, per uno spregiudicato modulo con quattro attaccanti. Vucinic coglie la traversa con una girata. In gol va Borriello di destro, dopo che la difesa del Brescia aveva fermato il montenegrino (58’). Traversa anche per Totti su punizione. I giallorossi sembrano padroni del campo per l’entusiasmo dei tifosi, ma il Brescia trova a sorpresa il pari: Hetemaj pesca Eder largo sulla destra, lo stacco di testa del brasiliano brucia Riise e Julio Sergio (69’). La Roma rischia addirittura la beffa nel recupero, quando Lanzafame in contropiede coglie la traversa. La squadra capitolina sale a 39 punti con una partita da recuperare, uno in più dell’Inter che però è indietro di due match. Le rondinelle sono penultime a 21.
A quota 37 sale uno spettacolare Palermo, che al ‘Barbera’ doma una Juventus più che smarrita. Rossi esorcizza lo spettro del presidente Zamparini con il tridente Pastore, Ilicic e Miccoli. Nell’undici di Delneri esordio di Barzagli (arrivato dal Wolfsburg) accanto a Chiellini in difesa, per la squalifica di Bonucci. Matri subito titolare in attacco con Del Piero. L’avvio del Palermo è a razzo. Pastore salta due uomini e pennella per Miccoli decentrato a sinistra: il diagonale mancino del capitano beffa Buffon sotto le gambe (7’). Raddoppio di Migliaccio con un gran colpo di testa su azione d’angolo, battuto corto da Miccoli per Cassani (20’). Juve frastornata. Il pallone attraversa in continuazione l’area di Buffon, con Chiellini e Barzagli in affanno. Matri si divora un gol a tu per tu con Sirigu, concludendo debolmente sul portiere. Poi la Juve reclama per un mani abbastanza evidente di Bovo in area rosanero: Morganti non vede o giudica involontario. Marchisio accorcia le distanze in mischia (36’). Pastore spreca una buona occasione. Sull’altro fronte è Matri, forse trattenuto, a mancare l’appuntamento col gol. Nel secondo tempo, la Juve mette alle corde il Palermo, ma la porta di Sirigu non corre pericoli eccessivi. Surreale il gol mancato dai rosanero all’82’: Miccoli si trova a tu per tu con Buffon dopo un dribbling pregevole e lascia la conclusione a Kasami il quale non osa e restituisce la palla al capitano che conclude malamente alto. La Juve si ferma a 35, mentre il Palermo aggancia l’Udinese che in casa con il Bologna non trova lo smalto delle ultime prestazioni (15 gol nelle ultime 5 partite, con avversari del calibro di Milan, Inter e Juventus). Al ‘Friuli’ termina 1-1. Coda, Zapata e Domizzi nella difesa a tre dei bianconeri, davanti a Belardi, sostituto di Handanovic; in avanti Denis fa coppia con Di Natale, vista la squalifica di Sanchez. Malesani mette Ekdal rifinitore dietro Di Vaio e Meggiorini. E proprio Di Vaio, al quattordicesimo gol, porta in vantaggio il Bologna con un diagonale di destro dal limite che sorprende Belardi (65’). Il bomber rossoblù si trasforma poi anche in uomo assist, ma Meggiorini spreca. L’Udinese trova il pari con Domizzi in spaccata, pescato sul secondo palo da un calcio di punizione di Di Natale (77’). I felsinei sono a 26 punti, nonostante i 3 di penalizzazione.
Continua il buon momento del Cagliari di Donadoni, che va a vincere a ‘Marassi’, in casa di una Sampdoria in cerca di identità, dopo le partenze di Cassano e Pazzini. Di Carlo inserisce subito la novità Martinez in difesa e schiera Biabiany e Maccarone in attacco (Macheda in panchina). L’ex ct della Nazionale fa giocare Cossu e Lazzari dietro Acquafresca. La partita la decide un gran gol di Nainggolan che raccoglie una rimessa laterale, punta la porta e scarica un destro forte che inganna Curci anche in virtù di una deviazione di Volta (37’). Nella ripresa, si infortuna il portiere cagliaritano Agazzi, sostituito da Pelizzoli. Di Carlo prova a scuotere la squadra, con Macheda per Mannini. Il raddoppio però lo fallisce il Cagliari con Nenè. La classifica dice 32 per i sardi e 27 per i doriani, scavalcati dalla Fiorentina, che piega l’altra squadra di Genova. Al ‘Franchi’ i viola superano il Genoa con una rete. Camporese fa coppia con Gamberini in difesa. Marchionni, Gilardino e Santana sono il tridente di Mihajlovic. Ballardini oppone un classico 4-4-2, preferendo Floro Flores a Destro come attaccante in coppia con Palacio. Il gol decisivo nel finale della prima frazione. Eduardo (annata disastrosa per il portiere portoghese, dato in partenza a fine stagione) si lascia sfuggire in modo goffo la presa su cross da sinistra, Santana raccoglie e scarica di destro in rete (40’). Nel secondo tempo il risultato non muta, con Cerci che si divora il raddoppio gigliato. La Fiorentina sale a 28, superando a 27 la coppia genovese.
Colpo del Lecce al ‘Tardini’: Parma battuto 1-0. Marino schiera subito l’ex juventino Amauri nel tridente offensivo, con Palladino e Giovinco. Piatti come suggeritore dietro Corvia la mossa di De Canio. Una combinazione ‘made in Uruguay’ decide l’incontro a tempo scaduto: Olivera inventa per Chevanton largo sulla destra, l’ex atalantino di testa riesce a imprimere forza al pallone e a collocarlo sul secondo palo, beffando Mirante. Ducali a 25, salentini a 24.
Divisione della posta tra Cesena e Catania. Al ‘Manuzzi’ è 1-1 finale. Esordio sulla corsia sinistra per Santon tra i romagnoli; a centrocampo Appiah preferito a Sammarco. Etnei con Ricchiuti e Morimoto a supporto di Maxi Lopez. Gara subito su ritmi alti. Passa il Catania con una bella azione in verticale: Maxi Lopez smarcato da Ricchiuti batte un incerto Antonioli (8’). Pareggio dei padroni di casa con Jimenez che trafigge Andujar dopo una buona protezione della palla e uno scambio con Bogdani (31’). Catania a 23, Cesena terzultimo a 21.
Completa la giornata il posticipo del giovedì sera Bari-Inter. La squadra di Leonardo, vincendo in casa dell’ultima in classifica, potrebbe issarsi al terzo posto a pari della Lazio, dovendo ancora recuperare la partita con la Fiorentina.