Elisa Benedetti


Stampa

Fermato l'amico

Cercava di usare il bancomat della ragazza m

E' stato fermato il 28enne, amico della vittima, che stamane ha tentato di usare a Firenze la carta bancomat di Elisa Benedetti, la ragazza di 25 anni trovata morta a Perugia. Il 28enne ha tentato di prelevare dei soldi dal bancomat della filiale di viale Petrarca della Cassa di Risparmio di Firenze, nel capoluogo toscano.

La carta era stata bloccata e per questo i dipendenti dell'istituto hanno dato l'allarme. I carabinieri hanno visionato i filmati delle telecamere di sorveglianza, e sono riusciti a risalire all'identita' del 28enne, un fiorentino che era amico di Elisa Benedetti, gia' conosciuto dalle forze dell'ordine per precedenti penali.

Si attende l'autopsia
Gli accertamenti, affidati alla dottoressa Annamaria Verdelli, dovranno stabilire se la ragazza è morta, come ipotizzato dagli inquirenti di freddo, oppure se vi siano state altre cause a provocare il decesso.

Verranno inoltre eseguiti gli esami tossicologici perché, stando ad alcune testimonianze raccolte dagli investigatori, la ragazza prima di morire avrebbe anche assunto sostanze stupefacenti oltre ad aver bevuto. E non è escluso che sul corpo di Elisa venga eseguita una visita ginecologica: quando ha telefonato ai Carabinieri, la notte tra sabato e domenica, la ragazza ha raccontato di essere stata violentata. Ipotesi, questa, alla quale gli inquirenti sembrano non credere anche in considerazione di come è stato trovato il cadavere.

Morte per assideramento l'ipotesi principale
Elisa Benedetti avrebbe trascorso una serata a base di alcol e forse di droga e ritrovata. L'assideramento è l'ipotesi principale dei carabinieri, che hanno sentito l'amica e i quattro nordafricani con i quali Elisa ha passato il sabato sera. La giovane, che due mesi fa aveva perso la madre, quella sera aveva chiamato il 112 dicendo prima di essersi persa, poi di essere stata violentata, infine di non capire dove si trovava.

D'altra parte non ci sono segni di violenza né di lesioni sul cadavere di Elisa. Sarebbero questi, secondo quando si apprende, gli esiti di un primo esame esterno del corpo effettuato dal medico legale, Annamaria Verdelli, gli investigatori, comunque, non escludono alcuna ipotesi anche se al momento la tesi prevalente è quella che la ragazza sia morta di freddo. Da una prima ricostruzione, infatti, sarebbero emersi elementi che farebbero pensare ad un incidente: gli investigatori avrebbero infatti trovato appesi ai rami vicino a dove è stato trovato il corpo della ragazza alcuni indumenti. E ciò farebbe supporre che la studentessa sia caduta nel torrente e si sia poi tolta i vestiti cercando di farli asciugare.

Anche le piccole escoriazioni trovate sul corpo, si sottolinea, sarebbero compatibili con dei graffi che la ragazza potrebbe essersi fatta camminando al buio attraverso il bosco. Sarà comunque l'autopsia a stabilire le cause della morte e anche ad accertare se la giovane, oltre che ubriaca fosse anche droga: ipotesi, quest'ultima, che gli investigatori al momento non escludono.