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Strage di Erba, Romano: mi sono immedesimato nell'assassino

Le dichiarazioni spontanee sono durate cinque minuti olindo_romano_296

Sono state precisazioni quelle rese da Olindo Romano nelle dichiarazioni spontanee al processo per la strage di Erba.

Romano ha spiegato che nelle dichiarazioni al criminologo Massimo Picozzi, rese dopo la confessione e riprese in video, si era "immedesimato" nel personaggio dell'assassino.  

Secondo Olindo Romano il filmato ''serviva esclusivamente per redigere la mia valutazione psichiatrica". "Acconsentii. Serviva per riordinare la mia confessione ripercorrendola e immedesimandomi nel personaggio'', chiarisce Romano.

A proposito dei pizzini annotati sulla Bibbia ha detto: ''per tutti ero il mostro di Erba, è vero alcune cose le ho scritte con una punta di rabbia, ma non voleva essere una rivendicazione''. Di rivendicazioni aveva parlato il pm Massimo Astori nella sua requisitoria.

Olindo precisa: ''Non era vero, non volevo rivendicare nulla. Era solo uno sfogo e un passatempo''. Quanto agli incontri con gli psichiatri in carcere era ''solo esclusivamente per la terapia. Non ho parlato di altro che della terapia''.

Poi Olindo conclude: ''Non ho buona memoria. Mi sono dimenticato di dire queste cose'' facendo riferimento alla precedente dichiarazione spontanea resa il 18 febbraio scorso. ''Concludo così non volevo dire altro'' e Olindo ritorna nella gabbia accanto a sua moglie.

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