Mirafiori


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Seggi aperti per il Referendum

Marchionne a operai: 'Abbiate fiducia'. Berlusconi: 'Se passa no, giusto lasciare Italia'. Bersani: vergogna. Camusso: fa danni b

''Comunque vadano le cose la Fiom tornera' sicuramente in fabbrica''. Lo ha affermato il segretario generale della Cgil Susanna Camusso a proposito del referendum sull'accordo di Mirafiori. ''Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi fa spettacolo e ha abdicato al suo mestiere'' aggiunge.

MARCHIONNE,LAVORATORI MIRAFIORI ABBIANO FIDUCIA - "Ai lavoratori di Mirafiori dico di avere fiducia nel futuro e in loro stessi. Niente altro". Sono queste le parole che l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, rivolge ai dipendenti dello stabilimento di Torino alla vigilia del referendum.

BERLUSCONI, SE PASSA 'NO' MOTIVI PER LASCIARE ITALIA - Nel caso in cui il referendum bocciasse l'intesa raggiunta "le imprese e gli imprenditori avrebbero buone motivazioni per spostarsi in altri paesi". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, commentando l'accordo raggiunto tra Fiat e sindacati. Il premier, nel corso della conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco, Angela Merkel, si è comunque augurato "che la vicenda possa avere esito positivo".

CONTESTAZIONI E TENSIONE DURANTE VISITA VENDOLA - Forte tensione, urla, liti e slogan all'arrivo del leader di Sinistra Ecologia e Libertà, Nichi Vendola ai cancelli di Mirafiori a causa di una contestazione organizzata dai sindacalisti della Fismic. Dapprima alcuni aderenti a questo sindacato hanno urlato davanti a fotografi e telecamere, intimando a Vendola di andarsene, "perché il comunismo è finito". Poi hanno mostrato fotocopie di un articolo de Il Giornale critico nei confronti del leader di Sel. Questa decina di attivisti è stata fronteggiata da altrettanti sostenitori di Vendola e tra i due schieramenti sono volati insulti, minacce e qualche sputo.

VENDOLA, REFERENDUM E' UNA PORCATA - "Un referendum come questo è una porcata per usare la celebre espressione di Calderoli". Lo afferma il leader di Sinistra Ecologia e Libertà, Nichi Vendola ai cancelli di Mirafiori a proposito della prossima consultazione sull'accordo alle Carrozzerie. "Bisogna avere rispetto di tutti i lavoratori - ha aggiunto Vendola - comunque voteranno e io non voglio parlare di un orientamento al referendum perché decidono i lavoratori".

"Il Governo non è assente, il Governo che avrebbe dovuto svolgere il ruolo dell'arbitro tra le due squadre è invece sceso in campo a gamba tesa dalla parte di Marchionne", ha aggiunto il leader di Sinistra Ecologia e Libertà, in merito al prossimo referendum sull'accordo Fiat., "Questo è davvero un fatto gravissimo, inaudito - ha aggiunto Vendola - perché snatura anche le relazioni industriali nel momento in cui il Governo scende in campo contro i lavoratori".

CAMUSSO, PAROLE BERLUSCONI-MARCHIONNE DANNO PAESE - "Il presidente del Consiglio sta facendo una gara con l'amministratore delegato della Fiat tra chi fa più danno al nostro Paese". Lo afferma il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, commentando le parole del premier, Silvio Berlusconi, secondo cui se passa il no al referendum di Mirafiori ci sono buoni motivi per lasciare l'Italia.

BERSANI, BERLUSCONI SI VERGOGNI PENSI ALL'ITALIA - "Berlusconi non se ne accorge perché è un miliardario ma noi paghiamo a lui uno stipendio che gli sembrerà misero per occuparsi dell'Italia e fare gli interessi del Paese e non per fare andare via le aziende". Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani giudica "vergognose" le parole del premier Silvio Berlusconi per il quale è comprensibile che la Fiat lascia l'Italia se al referendum non passa l'accordo.

FIOM ACCUSA AZIENDA,ASSEMBLEE PER CHIEDERE DI VOTARE SI' - I dirigenti della Fiat stanno incontrando gruppi di lavoratori per spiegare l'accordo ma di fatto per chiedere di votare si'. A dirlo e' il responsabile del settore auto della Fiom Giorgio Airaudo che accusa la Fiat di fare sindacato svolgendo le proprie assemblee. La Fiat ha risposto che ''e' nelle sue prerogative'' spiegare un accordo che l'azienda ha firmato. ''Da questa mattina, alle Carrozzerie di Mirafiori, afferma Airaudo, si sta verificando un fenomeno singolarissimo. La produzione viene fermata dall'Azienda e gruppi di lavoratori vengono riuniti dalla gerarchia aziendale che spiega loro, a modo suo, i contenuti dell'accordo separato del 23 dicembre. In pratica, la Fiat sta facendo le sue assemblee''. ''Nel silenzio dei sindacati firmatari - accusa Airaudo - l'Azienda ha assunto non solo la guida diretta del fronte del si', ma addirittura l'iniziativa di sostituirsi ai sindacati stessi. A questo fatto, gia' clamoroso, se ne aggiunge un altro gravissimo. I capi dicono ai lavoratori delle Carrozzerie che il testo dell'accordo - che e' stato distribuito ai lavoratori solo dalla Fiom, ovvero dal sindacato che non lo ha sottoscritto - non sarebbe l'ultima versione dell'accordo stesso. Questa è una patente bugia che, evidentemente, viene diffusa a scopi puramente propagandistici." ''Se quel che i capi stanno dicendo fosse vero - aggiunge - in quale luogo segreto l'accordo sarebbe stato modificato? E ancora: i sindacati firmatari ne sono stati informati? E soprattutto: su che cosa veramente si voterà nel referendum del 13 e 14 gennaio? Altro che modernità e innovazione delle relazioni sindacali, la realta' e' che oggi alla Fiat i lavoratori vengono considerati come una proprieta' aziendale e non e' previsto nessuno spazio per una loro autonoma rappresentanza. Siamo tornati all'epoca dei padroni delle ferriere''.

LINGOTTO, INCONTRI RIENTRANO IN PREROGATIVE AZIENDA - La Fiat ha confermato lo svolgimento di incontri precisando che essendo firmataria dell'accordo del 23 dicembre sta illustrando il contenuto di quell'intesa nell'ambito delle proprie prerogative. Gli incontri, per i quali non sono previste le procedure e le formalità delle assemblee, sono tenuti dai vari responsabili all'interno della Carrozzerie. "E' un'attività - ha spiegato Fiat - che rientra nelle proprie prerogative.

STRISCIONE CONTRO MARCHIONNE A CANCELLI MIRAFIORI - "Fiat = sfruttatori e assassini rottamiamo Marchionne e i suoi scagnozzi": questa la scritta su uno striscione firmato Collettivo Comunista Piemontese, con il simbolo di una stella e della falce e martello appeso alla Porta 2 di Mirafiori accanto a molti altri striscioni, manifesti e bandiere che oggi sono comparsi nel principale ingresso utilizzato dagli operai delle Carrozzerie. Il clima ai cancelli di Mirafiori è comunque assolutamente tranquillo: pochi i volantini distribuiti, molti i giornalisti, fotografi e operatori televisivi presenti in attesa del cambio turno e della visita del leader di Sinistra Ecologia e Libertà, Nichi Vendola.

BOTTA E RISPOSTA CAMUSSO-MARCHIONNE - "Non si può confondere il cambiamento con un insulto all'Italia". L'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, risponde così alla segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso. "Se introdurre un nuovo modello di lavorare in Italia - ha detto Marchionne al Salone dell'Auto di Detroit - significa insulto mi assumo le mie responsabilità, ma non lo è. L'ho già detto e lo continuo a ripetere: è un messaggio totalmente coerente con la strategia industriale di questo gruppo". "Siamo assolutamente convinti - ha aggiunto - che il modo di operare industrialmente in Italia, anche sulla base della nostra esperienza a livello internazionale, debba essere rinnovato. Stiamo cercando di cambiare una serie di relazioni che storicamente hanno guidato il sistema italiano. In questo sono assolutamente colpevole, stiamo cercando di cambiarlo, di aggiornarlo e di renderlo competitivo. Non si può confondere con un insulto all'Italia. Anzi vogliamo più bene noi all'Italia in questo senso cercando di cambiarla. Il vero affetto è cercare di fare crescere le persone e farle crescere bene, stiamo cercando di farlo a livello industriale. Il fatto che sia un modo nuovo non lo metto in dubbio e nemmeno che sia dirompente perché cambia il sistema delle relazioni storiche, ma che in questo si veda una mancanza di affetto verso l'Italia é ingiustificato. E' uno sforzo sovraumano, non lo farebbe nessun altro".