La novità è electric city

I record della Peugeot EX1 peugeot_ex1_286

di Luigi del Giudice

Un intero padiglione, allestito in collaborazione con l’Enel, viene riservato all’esposizione delle vetture che si muovono a elettricità, quelle definite a emissioni zero e che non inquinano. Sono per lo più piccole e belle, confortevoli, ma, finora, ancora lontane dalla produzione in gran serie. Anche se alla fine dell’anno, alcune di queste potremmo trovarle sulle strade, nonostante le grandi problematiche non risolte che vi ruotano attorno.

L’area delle prove, il padiglione 30, è stato allestito in maniera molto scenografica, con un percorso che si snoda in un’ambientazione urbana, reale, concretamente quotidiana. Il valore aggiunto dell’edizione di quest’anno è la possibilità di poter testare le vetture elettriche, che, tra l’altro, finora, non sono poche. Si potrà provare, così, l’emozione di una guida silenziosissima e così scattante da far invidia alle grandi e potenti cilindrate dei motori termici.

Oltre alle elettriche pure, si potranno provare anche molte auto ibride, quelle ad alimentazione mista, cioè motore elettrico insieme a quello benzina o anche diesel. Queste potranno essere provate sia sul percorso precostituito all’interno del padiglione, sia all’esterno. Possibilità per i visitatori di poter conoscere non soltanto i diversi tipi di alimentazione, ma anche le modalità di rifornimento, i costi di manutenzione e così via.

L’auto elettrica c’è, almeno in teoria, perché manca ancora un lungo cammino per arrivare a quelle elettriche che abbiano un’autonomia maggiore. E qui c’è il nodo ancora irrisolto delle infrastrutture: mancano le colonnine per la ricarica delle batterie sulle strade, quelle domestiche, le stazioni per la sostituzione delle batterie.

Le prove delle elettriche e delle ibride
A Bologna, i visitatori possono salire e guidare le elettriche della Citroen, della Mitsubishi, della Nissan, della Renault, della Smart, della Micro-Vett e della Tazzari. Un discorso a parte va fatto per la Peugeot. Il costruttore francese da sempre all’avanguardia in questo campi, oltre a presentare la iOn, una piccola quattro posti, identica alla Citroen C-Zero e alla i-Miev della Mitsubishi, si è dilettato a produrre un prototipo molto particolare. Assomiglia a una goccia d’acqua e può sembrare un’auto del futuro: si chiama EX1 e vuole essere il motivo per festeggiare i 200 anni della Casa. E’ un prototipo estremo dallo stile anticonvenzionale che evidenzia i nuovi codici stilistici del Marchio.



La EX1 è una biposto e è stata realizzata su una struttura monoscocca in carbonio per ottimizzare la massa e la rigidità. I collegamenti al suolo utilizzano soluzioni tecniche che garantiscono un comportamento stradale di altissimo livello. E’ semplice da guidarsi, non c’è il cambio, è silenziosissima e ha accelerazioni eccezionali. Su ognuno dei due assali c’è un motore elettrico con potenza di 340 cavalli e una coppia massima costante e disponibile immediatamente di 240 Nm. Questa impostazione meccanica consente di ottimizzare la ripartizione delle masse e di ottenere la motricità delle quattro ruote. Le prestazioni eccezionali consentono alla EX1 accelerazioni fulminee che superano la forza gravitazionale di 1G.

A settembre, la EX1 ha battuto i record di accelerazione sul quarto di miglio, i 500 metri, il mezzo miglio, il chilometro e il miglio in 41” 09. Questi record sono stati ottenuti sul circuito di Montlhery, dove, nel 1956 la 404 aveva battuto i record di endurance.

I dibattiti sull'automobile
Al Motor Show, non mancano i dibattiti per fare il punto sul futuro dell’automobile. I convegni sono tanti e sono incentrati sul mercato dell’auto, sull’ecosostenibilità e sulla sicurezza stradale. I temi sono tutti interessanti. Ci auguriamo che non siano solo parole vane, come avviene spesso in queste riunioni. Si parla, si discute, si avanzano proposte che restano tali, perché nessuno si preoccupa di far qualcosa. Ci auguriamo, quindi, che non si arrivi a proporre, sempre all’insegna della sicurezza, l’installazione di nuovi congegni elettronici che portino agli automobilisti soltanto tante contravvenzioni, dimenticando che la strada importante da seguire è far in modo che aumenti la presenza degli agenti sulle strade, il solo modo per far evitare a chi guida una guida distratta. Quella guida che è responsabile della quasi totalità degli incidenti che avvengono sulle strade.