Dall'Iran al Cremlino


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Wikileaks, le reazioni nel mondo

AHMADINEJAD, FA PARTE DI GUERRA PSICOLOGICA USA - Secondo il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad le rivelazioni di Wikileaks "non sono basate su vere fughe di notizie, ma fanno parte della guerra psicologica degli Stati Uniti".

CREMLINO, PUBBLICAZIONE NON MERITA COMMENTI - "Il Cremlino non trova nulla di interessante e degno di commenti nel materiale pubblicato da Wikileaks". Lo ha detto Natalia Timakova, portavoce del presidente russo Dmitri Medvedev. "I protagonisti inventati da Hollywood (Batman e Robin, ndr) non meritano commenti - ha aggiunto riferendosi ai nomignoli emersi dai documenti segreti e, secondo Wikileaks, usati dai diplomatici americani per definire il premier Vladimir Putin (Batman) e Medvedev (Robin).

GB, NO COMMENT SU VALUTAZIONI USA SU CAMERON - Un portavoce di Downing Street ha condannato la pubblicazione dei documenti riservati da parte di Wikileaks e ha affermato che il loro contenuto potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza della Gran Bretagna e degli Usa. Quando gli e' stato chiesto se il primo ministro si sentiva offeso da cio' che si apprende da alcune delle comunicazioni - secondo le quali Cameron non godrebbe di grande considerazione alla Casa Bianca - il portavoce ha risposto: ''non ci faremo trascinare nei dettagli dei documenti''.

FRANCIA, DIVULGAZIONE DOCUMENTI ATTO IRRESPONSABILE - L'Eliseo non intende reagire alle rivelazioni di Wikileaks mentre il ministero degli Esteri di Parigi definisce ''irresponsabile'' la divulgazione dei documenti confidenziali sul sito di Julian Assange e ''non conferma'' le citazioni attribuita ai responsabili o ai diplomatici della Francia.

GERMANIA, PREOCCUPA IMPATTO SU PROCESSI POLITICI - Il governo tedesco è "preoccupato" per il possibile impatto che la pubblicazione di documenti riservati della diplomazia Usa potrebbe avere sui processi politici in corso. Lo ha detto il portavoce del governo, Steffen Seibert, rispondendo a una domanda sui documenti ottenuti dal sito Wikileaks. La pubblicazione dei documenti, ha spiegato il portavoce, può avere "conseguenze su processi politici, quando si tratta ad esempio di temi come il medio oriente e l'estremo oriente". E poi ha aggiunto: "Siamo preoccupati perché questi documenti possono creare problemi seri" nell'ambito dei processi politici.

NETANYAHU, NESSUN DANNO A ISRAELE - Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha detto oggi di non ritenere che le rivelazioni di Wikileaks abbiano danneggiato Israele. Un effetto delle rivelazioni sarà però "di rendere più difficile" il lavoro degli uomini politici e di governo. A proposito dei timori espressi dai leader arabi per il programma nucleare iraniano - stando ai documenti diffusi da Wikileaks - Netanyahu ha detto che la maggiore minaccia alla pace deriva dal riarmo dell' Iran. "La cosa importante - ha detto - è che un numero crescente di stati, di governi e di leader in Medio Oriente comprende che c'é una minaccia ma c'é un divario tra ciò che essi dicono in pubblico e ciò che dicono a porte chiuse ... io spero che questi leader trovino il coraggio di dire apertamente al loro popolo ciò che hanno detto sull' Iran (come minaccia)".

PORTAVOCE ONU, NAZIONI UNITE SI BASANO SU RISPETTO IMMUNITA' - L'Onu si basa sul rispetto della propria immunita' da parte dei paesi membri. E' quanto ha sottolineato il portavoce del Palazzo di Vetro, in un comunicato, dopo le indiscrezioni del sito Wikileaks. ''L'ONU non è in grado di commentare l'autenticita' del documento che richiede la raccolta di informazioni su funzionari delle Nazioni Unite e le loro attività'', ma - ricorda la nota - per ''sua stessa natura'' e' ''un'organizzazione trasparente che mette a disposizione del pubblico e degli Stati membri una grande quantita' di informazioni''.

SEN. LIEBERMAN A OBAMA, OSCURARE IL SITO - Il senatore statunitense Joe Lieberman, che presiede la Commissione Homeland Security e Affari Governativi del Senato Usa, chiede a Barack Obama con urgenza di "chiudere" Wikileaks. "La pubblicazione di questi file non è altro che un attacco alla sicurezza nazionale - si legge in un comunicato del senatore -. Wikileaks sta mettendo a rischio la vita e la libertà degli americani e dei non-americani. I responsabili (di Wikileaks) avranno il sangue sulle proprie mani. Chiedo con urgenza all'amministrazione di usare tutti i mezzi legali a disposizione e chiudere Wikileaks prima che faccia ulteriori danni".

ERDOGAN, SUA CREDIBILITA' E' DUBBIA - ''La credibilita' di Wikileaks e' dubbia'': e' questo il parere espresso oggi dal primo ministro turco Tayyip Erdogan in riferimento ai giudizi espressi dalla diplomazia Usa sulla Turchia e sulla sua dirigenza nei documenti diffusi dal sito internet. Erdogan ha affermato che, dopo la pubblicazione dei documenti, ''dovra' esserne valutata la serieta' e solo dopo di cio' potremo commentarli''.

PAKISTAN, RIVELAZIONI COMPORTAMENTO IRRESPONSABILE - Il Pakistan ha stigmatizzato oggi come "comportamento irresponsabile" la pubblicazione da parte di Wikileaks di documenti che avrebbero dovuto restare segreti. Lo riferisce GEO Tv. Reagendo alla pubblicazione di migliaia di documenti statunitensi alla stampa, il portavoce del ministero degli Esteri Abdul Basit, si è limitato a dire che "il Pakistan sta prendendo visione delle rivelazioni che lo riguardano". Confermando che Washington aveva informato Islamabad sul contenuto dei documenti prima che essi venissero resi di pubblico dominio, il portavoce ha sottolineato che "l'irresponsabile pubblicazione di documenti delicati riguardanti questioni di difesa e di relazioni internazionali" é "un atto condannabile".