"Vieni via con me"


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Stasera 'gran finale'

Elenchi su Abruzzo, voto di scambio, protesta degli studenti. Fo e Gabanelli tra i protagonisti sera. Saviano: 'Il mio vero capolavoro sarà ricostruirmi una vita' fazio_saviano_296

Appuntamento alle 21,05 sui Raitre per 'Vieni via con me' che, fra verità scomode e realtà positive, giunge all'ultima puntata. Roberto Saviano terrà due monologhi di grande attualità sul terremoto a L`Aquila e sul voto di scambio, e la lettura degli elenchi proposti da artisti, esponenti della società civile e persone comuni, il programma realizzato da Rai Tre in collaborazione con Endemol Italia e scritto con Pietro Galeotti, Marco Posani, Michele Serra, Francesco Piccolo, per la regia di Duccio Forzano e curato da Loris Mazzetti, si avvia alla conclusione dopo aver ottenuto di puntata in puntata ascolti da record.

Il premio Nobel per la letteratura (1997) Dario Fo interverrà con un elenco con il quale si rivolgerà alla classe politica. Si parlerà, poi, di volontariato, di legalità - con gli elenchi letti dal procuratore nazionale antimafia Piero Grasso e da don Luigi Ciotti - ma anche di scuola e università: mentre le proteste contro la riforma Gelmini sono al centro delle cronache di questi giorni, "Vieni via con me" mette in scena le ragioni di insegnanti, genitori, studenti e ricercatori attraverso la lettura di elenchi che raccontano da diversi punti di vista la situazione della scuola italiana oggi. E proprio gli studenti nei giorni scorsi hanno utilizzato la forma linguistica dell`elenco di "Vieni via con me" nella protesta davanti a Montecitorio. Milena Gabanelli, autrice e conduttrice di Report, leggerà un elenco autobiografico. Dopo Roberto Benigni, Paolo Rossi, Antonio Albanese e Corrado Guzzanti, sarà la volta di Antonio Cornacchione che si esibirà in un pezzo comico in forma di elenco.

Infine, cinque tra i coreografi più importanti e rappresentativi della recente storia della coreografia italiana - Michele Abbondanza, Raffaella Giordano, Giorgio Rossi, Caterina Sagna e Roberto Castello, ideatore e curatore di tutte le coreografie di Vieniviaconme - sono per la prima volta insieme dopo più di vent`anni per condividere la realizzazione della coreografia dell`ultima puntata, che si ispira alla cena di Trimalcione e che, in due minuti, per velocissimi flash, sulle note degli arrangiamenti di 'Via con me' elaborati da Daniele Di Gregorio, tenta di afferrare l`inafferrabile realtà del nostro Paese. I costumi sono realizzati da Ester Marcovecchio. Dopo l`elenco dei desideri impossibili della scorsa settimana, in questa puntata Fabio Fazio elencherà le cose che ho imparato facendo questa trasmissione, che si chiude con il consueto gioco a due insieme a Saviano vado via perché/resto qui perché, diventato un tormentone anche sul web.

"Vieni via con me", nelle prime tre puntate, ha battuto ogni record, superando se stesso di lunedì in lunedì. Gli oltre sette milioni e seicentomila spettatori (7.623.000) che hanno guardato la prima puntata (già miglior risultato di sempre per Rai Tre) sono diventati oltre nove (9.031.000) alla seconda - con un picco superiore ai 10.400.000 spettatori - e quasi 10 alla terza, con uno share che, partito al 25%, ha superato il 31%, con picchi superiori agli 11 milioni di spettatori e al 43% di share. Oltre 20 milioni i contatti registrati. "Vieni via con me" è riuscito anche a portare davanti al piccolo schermo persone che, abitualmente, non seguono la tv. La platea televisiva del lunedì sera, infatti, da quando c`è il programma di Fazio e Saviano, è aumentata di 2 milioni e mezzo di spettatori, ed è rappresentata soprattutto dalle fasce d`età tra i 15-24 e i 25-34 anni. Un pubblico molto trasversale e altamente pregiato per gli inserzionisti, con percentuali altissime tra i giovani e i laureati, che hanno superato il 57% di share.

Il fenomeno di "Vieni via con me" non è solo televisivo. L`idea innovativa di Fazio, Saviano e degli autori del programma di dar voce a tante testimonianze, dagli artisti alla gente comune, attraverso gli "elenchi" creando una nuova "grammatica" del linguaggio televisivo, è diventata un fenomeno di costume e ha conquistato anche il web. Dall'inizio del programma, l`8 novembre scorso, sono oltre 11 milioni le pagine viste tra il sito ufficiale www.vieniviaconme.rai.it, Rai.tv e Rai su YouTube. Sul sito ufficiale, inoltre, gli internauti hanno postato quasi 8.000 contributi, tra elenchi e motivi di "vado via"-"resto qui". Quasi 200.000, in costante crescita, i fan della pagina ufficiale di Facebook.

Saviano: "Il mio vero capolavoro sarà ricostruirmi una vita"
"A essere sinceri, il mio vero capolavoro non sara' fare un'altra Gomorra o una nuova trasmissione per milioni di persone ma cercare di ricostruirmi una vita". Roberto Saviano commenta, cosi', con il Corriere della Sera, la sua esperienza televisiva a 'Vieni via con me', il programma realizzato con Fabio Fazio arrivato questa sera all'ultima puntata.

"Destra e sinistra -aggiunge- tutti vorrebbero che urlassi le ragioni degli uni e i torti degli altri. Non e' il mio mestiere, la politica. Io mi considero un narratore. Uno scrittore di 31 anni, ecco quel che sono". E ora, dice, "cerco di finire il mio prossimo libro". Partecipare ad un programma tv, infatti, per Saviano "e' stato bello. Ma ora mi fermo. Esperienza bellissima. Scrittura, prove serrate memoria. E molta, troppa tensioni, che i dirigenti di Raitre ci aiutavano a sopportare. Non solo se la ripetero'. Di sicuro non a queste condizioni. In una Rai come quella di oggi, mai piu'".

E il bilancio della trasmissione? "Un miracolo - risponde Saviano. Quando l'abbiamo scritto pensavamo a qualcosa di spurio, magari piu' adatto al teatro che alla televisione. Non ci aspettavamo questo successo. Quando un monologo ha un picco di 11 milioni di spettatori, piu' di una finale Champions, e' davvero una cosa increbibile". Per lo scrittore campano 'Vieni via come me', inoltre, e' stato "un racconto civile. Il nostro - dice- e' stato un programma trasversale. I dati dicono che ci hanno seguito tanti giovani tra i 14 e i 24 anni. E che il pubblico era diviso in maniera equa tra centro destra e centro sinistra".