Kirchner dopo Kirchner


Stampa

Due opinioni da Buenos Aires

A colloquio con Marcelo Zlotogwiazda e Gisela Marziotta casa_rosada_296

Quanto durerà l’ondata di solidarietà che ha ricompattato il Paese dietro alla sua presidente? Televideo lo ha chiesto a Marcelo Zlotogwiazda, analista politico ed economico di Radio Mitre, l’emittente leader del Paese, e Gisela Marziotta, conduttrice del telegiornale della rete America24 di Buenos Aires.

Zlotoqwiazda: “Col tempo, la solidarietà finirà per svanire almeno in parte. In ogni caso, determinanti per l’appoggio elettorale saranno i risultati nella gestione del governo. La presidente dovrà, in sostanza, mantenere alti i consumi e la produttività, ed evitare un ritorno dell’inflazione”.

Marziotta: “La solidarietà umana non si traduce necessariamente in sostegno politico. La morte di Kirchner ha notevolmente migliorato l’immagine di Cristina Fernàndez, ma a qualsiasi politico – specie se al governo – riesce difficile mantenere la propria immagine positiva a lungo. La stessa gestione del potere finisce per logorare l’immagine”. “Le elezioni si terranno tra un anno, un tempo molto lungo in termini politici. Tutto dipenderà da come Cristina saprà gestire il Paese. Il tema che più preoccupa i cittadini è certamente l’infazione, un fatto reale che il governo sottovaluta, fornendo cifre manipolate”.

Chi, tra i peronisti, rappresenta una minaccia per Cristina Fernàndez in vista delle presidenziali?

Zlotogwiazda: “Dal punto di vista elettorale, non vedo alcuna minaccia seria in seno al PJ. Nessuno dei pre-candidati riesce a decollare nei sondaggi”.

Marziotta: “Il segretario del sindacato Cgt e presidente del PJ della provincia di Buenos Aires, Hugo Moyano, mi sembra la persona con più peso politico. Non so se sia un rivale per Cristina, ma di certo è la figura più forte. Aspira alla presidenza e potrebbe usare le provinciali di Buenos Aires come trampolino”.