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Al Genoa arriva Ballardini

Sostituisce l’esonerato Gasperini ballardini_296

Davide Ballardini torna in pista e si siede alla guida del Genoa, dopo l’esonero di Gian Piero Gasperini.

Il nuovo tecnico del Genoa, 47 anni il prossimo 6 gennaio, era uscito di scena lo scorso 10 febbraio, tre giorni dopo il ko casalingo contro il Catania, quando il presidente Lotito lo aveva allontanato dalla panchina della Lazio per affidare la squadra a Edy Reja.

Allenatore di scuola 'sacchiana', retaggio del suo passato di centrocampista del Cesena, società che all'epoca aveva appunto Arrigo Sacchi come tecnico delle giovanili e Osvaldo Bagnoli alla guida della prima squadra, Ballardini ha iniziato ad allenare con i ragazzi del Ravenna, per passare poi a quelli del Milan e del Parma. Nella stagione 2004-'05 sfiora la promozione in serie B con la Sambenedettese.

Nel 2005 arriva la prima esperienza al Cagliari. Alla terza giornata subentra a Daniele Arrigoni, ma è un'esperienza breve e poco fortunata: esonerato dopo nove partite senza vincerne nemmeno una. Il primo luglio 2006 diventa il nuovo allenatore del Pescara, che milita nel campionato di Serie B, ma già in ottobre viene esonerato dopo un inizio di campionato in sordina nel quale colleziona tre pari ed altrettante sconfitte.

Il presidente Cellino gli offre una seconda chance e nella stagione 2007-'08, a fine dicembre, prende il posto di Nedo Sonetti. Con il Ballardini-bis il Cagliari inanella una serie di vittorie che fanno conoscere il tecnico al grande pubblico e consentono ai rossoblù di conquistare una salvezza lontanissima solo pochi mesi prima.

L'anno dopo è a Palermo, dove arriva a settembre 2008 per sostituire Stefano Colantuono dopo la prima di campionato. I rosanero con Ballardini alternano risultati positivi in casa e meno in trasferta. Zamparini comunque gli rinnova la fiducia. Almeno fino al giugno 2009, quando viene sostituito da Walter Zenga.

Ballardini approda così alla Lazio e l'8 agosto 2009 conquista il suo primo titolo da allenatore, la Supercoppa italiana contro l'Inter, a Pechino. I risultati però non premiano il suo lavoro ed i rapporti con l'ambiente sono sempre piu' tesi, fino all'inevitabile epilogo dell'esonero.