Maltempo


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Il Veneto col fiato sospeso

Piove senza sosta. Bertolaso: lo Stato c'è n

Continua a piovere ininterrottamente sul Veneto vessato dal maltempo, ma i vigili del fuoco segnalano che per il momento la tenuta dei fiumi è sotto controllo. Ancora tutti all'opera, addetti ai lavori e volontari, per restituire un minimo di dignità a città e paesi colpiti - specie nel padovano - dalla furia dell'acqua. Restano chiuse numerose aziende, specie le medio piccole, perché inagibili o con macchinari distrutti dall'acqua e fango. Lutto cittadino, oggi, a Caldogno (Vicenza) in occasione dei funerali di Giuseppe Spigolon, 75 anni, una delle due vittime dell'alluvione, trovato senza vita nel garage della sua abitazione invaso da due metri d'acqua. Secondo l'Agenzia regionale per l'ambiente del Veneto (Arpav), oggi il cielo rimarrà coperto con una leggera attenuazione della pioggia nel pomeriggio-sera. Domani è prevista una nuova estensione del fenomeno piovoso su tutta la regione in attesa di possibili schiarite previste per i giorni centrali della settimana. Le temperature minime sono in leggera diminuzione mentre il limite delle nevicate scende ai mille metri di quota. E' tempo della conta dei danni, in Veneto. Mentre sulla regione incombe la minaccia di nuove precipitazioni, a constatare di persona i disastri del maltempo degli ultimi giorni e' giunto il capo della protezione civile Guido Bertolaso che oggi ha sorvolato le zone colpite e incontrato i sindaci nelle prefetture di Padova,Vicenza,Verona. La gravita' dell'alluvione, con danni quantificati in un miliardo di euro dal presidente della Regione Luca Zaia, si evince dalla minaccia di Confindustria Vicenza di smettere di pagare le tasse. ''Questa volta non passa - afferma il vicepresidente degli industriali vicentini, Luciano Vescovi - se non ci sara' da parte dello Stato sostegno alle imprese e ai cittadini vicentini, noi non pagheremo le tasse''. ''Questa volta - aggiunge - siamo veramente stufi e questa considerazione che faccio e' apolitica e non leghista''. A Vicenza, spiega, ''il manifatturiero e' in ginocchio''. ''Nessuno deve temere di chiudere a causa di quello che e' accaduto, impegno che prendo a nome del Dipartimento della protezione civile dello Stato'', risponde il capo della protezione civile ai sindaci del Vicentino che chiedono certezze e tempi dei risarcimenti. L'attenzione e' rivolta alle aziende ferme per l'allagamento dei macchinari, all'ipotesi di cassa integrazione per i lavoratori, alla necessita' di avviare da subito la ripresa economica. Per Coldiretti Vicenza, sono una cinquantina le aziende agricole maggiormente danneggiate.

Le parole non cancellano tre morti travolti dalle acque, i danni agli immobili, case e terre che ancora devono riemergere per decine di chilometri, un'annata agricola completamente persa, oltre al problema della rimozione dei corpi degli animali - dai 200 ai 300mila - annegati negli allevamenti. Restano situazioni di crisi ovunque, frane incombenti, argini malandati e sotto sforzo, fiumi sopra il livello di guardia.

''Sono venuto per fare un sopralluogo, per capire quali sono i punti ancora difficili e per ribadire il nostro impegno totale e il nostro contributo alla soluzione dei problemi'', ha detto Bertolaso all'uscita dalla Prefettura di Padova, dove ha incontrato una trentina di sindaci. Saranno 130 quelli che l'11 novembre prossimo andranno a Roma, per incontrare il presidente del consiglio Silvio Berlusconi.

Il capo della protezione civile ha sottolineato che ''i finanziamenti stanziati dal governo (per cinque regioni, ndr) sono solo per le prime emergenze, poi quando si fara' una stima dettagliata dei danni si ricorrera' ad un ulteriore finanziamento che si trovera' in finanziaria''. A quantificarli in Veneto sara' un commissario, ruolo che - anticipa Bertolaso - tocchera' probabilmente al presidente della Regione Veneto.

''Non stiamo piagnucolando - afferma Zaia - se diciamo che abbiamo bisogno vuol dire che abbiamo bisogno''. Per i danni del maltempo in Veneto ''si fara' tutto il necessario e gia' si sta facendo'', assicura il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, che assicura ''procedure standard: gli interventi sono sempre stati fatti, ma e' mancato il dopo, cioe' gli interventi di prevenzione''. A Padova il sottosegretario Alberto Giorgetti ha ribadito l'impegno del governo per lo stanziamento delle risorse necessarie alla ripresa in Veneto, ricordando che il primo passo e' quello di quantificare i danni. ''Le richieste che arriveranno - ha detto - avranno adeguate risposte''.