I film del week end


Stampa

IL REGNO DI GA’HOOLE – LA LEGGENDA DEI GUARDIANI

di Sandro Calice

IL REGNO DI GA’HOOLE – LA LEGGENDA DEI GUARDIANI

di Zack Snyder. Australia, Usa 2010 (Warner Bros)
Animazione. Voci di Emily Barclay, Abbie Cornish, Emilie de Ravin, Ryan Kwanten, Miriam Margolyes, Helen Mirren, Jim Sturgess, Hugo Weaving, David Wenham.

Vi stupirete di quanto possa essere credibile e coinvolgente un mondo popolato solo da gufi. Soren è un giovane gufo che sogna ad occhi aperti con le storie che gli racconta suo padre e che parlano dei Guardiani di Ga’Hoole, una banda di guerrieri che ha salvato il mondo dai malefici Puri. Suo fratello Kludd è astioso e invidioso e una notte la sua gelosia mette entrambi in grande pericolo: cadono dall’albero e vengono rapiti dai Puri. Questi hanno schiavizzato centinaia di gufi per raccogliere delle pietre magiche che daranno loro un potere inimmaginabile. La situazione è disperata, e peggiora quando per un caso i due fratelli hanno la possibilità di fuggire. Kludd, accecato dalla brama di potere, decide di restare con i Puri. Resta solo Soren: dovrà volare senza sosta fino al mitologico Grande Albero per avvisare i Guardiani. Si, perché lui ci crede: Ga’Hoole esiste davvero.

Tratto da una serie di libri fantasy (15 in tutto, pubblicati tra il 2002 e il 2008) della naturalista Kathryn Lasky, “Il Regno di Ga’Hoole” è stato affidato al regista giusto. Zack Snyder (lo spettacolare “300”, lo splendido “Watchmen” e il prossimo “Superman”) vince infatti la scommessa di far “recitare” una storia di magia, fantasia e azione a dei gufi. Aiutato dai creativi della Animal Logic e dal 3D, Snyder sembra avere una vera e propria macchina da presa che segue la narrazione, dalle espressioni sui volti dei protagonisti, alle lotte, ai voli, alle scene corali, con ralenties e prospettive non usuali per un film d’animazione. Che per questo non è destinato solo a un pubblico di adolescenti. Accanto al tema del sogno del bambino, che si trova protagonista della sua storia fantastica preferita, c’è infatti anche quello del doppio malvagio (il fratello) e del “supereroe” in generale (il vecchio guerriero, ma alla fine lo stesso Soren), dell’essere capace di imprese straordinarie ed esemplari. Non lo dimenticheremo questo gufetto.