Il suono ''rappresenta il nuovo orizzonte dell'agricoltura biodinamica: diffondendo le note di Mozart con degli amplificatori tra i filari, la vite sembra avere un 35/40 per cento di incremento foliario, e del 200/300 per cento nel frutto''. Ad affermarlo il viticoltore della Val d'Orcia Giancarlo Cignozzi, autore del libro edito da Rizzoli 'L'uomo che sussurra alle vigne''.
Il piccolo produttore di Brunello di Montalcino sta sperimentando, dal 2008, una viticoltura eco-sostenibile, la biosonorita', che sembrerebbe essere sostenuta dalle note di musica classica, in particolare mozartiana.
La sperimentazione è partita con il supporto scientifico di Stefano Mancuso dell'Università' di Firenze, esperto di neurologia vegetale, e dell'Università' di Pisa, con l' assistenza tecnica di un esperto del suono del calibro di Amar Bose, famoso per lo sviluppo delle casse acustiche.
''Abbiamo iniziato con la musica barocca e quella sperimentale - ha raccontato il patron de 'Il paradiso di Frassina' - per poi approdare su Mozart, che e' un 'compositore della natura perché la sua musica contiene le sequenze del matematico pisano Fibonacci. Ha brio, ma è geometrica e ripetitiva; e questo consente una 3 giorni di diffusione musicale non-stop in vigna''.