Agricoltura, la fotografia dell’Istat


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Al via il sesto censimento

E’ il primo in chiave federalista e ‘verde’ agricoltura_296

L'istantanea sul mondo agricolo, fotografato nei cambiamenti che lo hanno riguardato negli ultimi 10 anni, arriverà nel 2013, ma già a giugno prossimo avremo i primi dati del sesto, grande censimento generale dell' agricoltura italiana a partire da domenica 24 ottobre, ad opera dell'Istat.

Dodicimila i rilevatori all'opera per censire oltre 2 milioni e 50mila aziende e si aggiorna anche il metodo, grazie a questionari on line che sostituiranno quelli cartacei. Motto della capillare indagine ''Raccogliamo risposte, seminiamo futuro''.

Aggiornamento del registro delle aziende agricole e zootecniche, utilizzo energetico, impiego di pesticidi, impiego di nuove tecniche, diffusione del biologico; ma anche farmer market, agri-asili e agriturismi, qualità dell'aria e dei cibi: molteplici i terreni sui quali il censimento 2010 (il precedente è del 2000) indagherà, in un'ottica anch'essa nuova, lo sviluppo sostenibile. Per la prima volta, su imput comunitario, il questionario è in chiave 'verde' indagando su temi quali impatto ambientale, consumo idrico, smaltimento dei rifiuti, cura del paesaggio agricolo, produzione e utilizzo di energie rinnovabili e anche cittadinanza dei lavoratori impegnati nell'agricoltura.

Il censimento dell'agricoltura italiana, che si avvarrà del contributo di Regioni e province autonome, viaggia infatti in parallelo a quello degli altri Paesi Ue. I risultati attesi nel 2013, serviranno a impostare la nuova politica agricola comune (Pac) e soprattutto, si tratterà del primo confronto di settore tra i paesi dell'Unione europea.

''Se vogliamo misurare il benessere delle persone non possiamo non dedicare attenzione ad aspetti quali lo sviluppo sostenibile'' ha detto il presidente dell'Istituto nazionale di statistica, Enrico Giovannini nell'illustrare scopi e metodologia del censimento che ha definito di ''ottica federalista'' in virtù delle competenze tratte dagli enti territoriali. Riguardo all'uso di internet, ''consideriamo già un successo una quota del 10-15% di risposte attraverso il canale on line'' ha aggiunto.

Le aziende riceveranno un questionario personalizzato contenente dati reperiti e incrociati dalle banche dati istituzionale e della pubblica amministrazione (la privacy sarà protetta) ma per chi non vorra' optare per questa soluzione, sarà disponibile il tradizionale rilevatore a domicilio.