L'Aventure Peugeot e le auto che fanno storia

Il passaggio dall’attività rurale quella industriale. Dal grano alle acciaierie, alle automobili

di Luigi del Giudice

Nel piccolo centro di Sochaux, dove, negli stabilimenti Peugeot, viene costruita la 5008, abbiamo potuto scoprire la storia, molto interessante, di questa importante industria francese, nota già molto prima di dedicarsi alla costruzione di auto. Nel museo, c’è la storia della famiglia Peugeot con tutte le sue diverse attività industriali. Al centro, sono in mostra parecchie sue vetture che appaiono sulle strade sin dalle origini dell’automobile e testimoniano alcune tappe notevoli delle quattro ruote.

Ma, com’è ben documentato nel Museo, che si chiama “L’Aventure Peugeot”, la storia e l’avventura della Peugeot nel mondo dell’auto è preceduta da altre attività industriali che seguono quelle rurali. Ma la convinzione di un futuro per l’auto è documentata bene in una scritta che campeggia nel museo.

“Sono convinto, scrive Armand Peugeot, che la locomozione con l’auto è destinata a avere uno sviluppo enorme. Se noi, aggiunge, siamo abbastanza arditi e abili, faremo di Peugeot uno dei più grandi affari industriali della Francia”. E’ il 5 febbraio 1892 e Peugeot capisce subito l’importanza della mobilità su quattro ruote.

La fabbrica di Peugeot
In quegli anni, l’auto sta per nascere e Peugeot è già una grande fabbrica industriale, che si origina con la trasformazione, voluta dai fratelli Jean-Pierre e Jean-Frédéric, di un mulino, per la precisione quello di Sous-Cratet, in acciaieria. Peugeot fabbrica lame in particolare e molle per orologi. La Svizzera è vicina e quindi… Costruisce macinini da caffè, seghe a nastro, stecche per busti, macchine per cucire e altro. L’incremento delle attività richiede la costruzione di nuovi stabilimenti, a Aundicourt, Valentigney, a Beaulieu, a Pont-de-Rouade, che testimoniano il successo di Peugeot, avviato a Socheaux, culla del Marchio. Anche il marchio ha una sua storia. Nasce dopo, esattamente 152 anni fa.

Peugeot entra anche nella moda
Peugeot riesce a inserirsi persino nella moda, costruendo quelle gabbie di sostegno per quelle larghissime gonne usate all’epoca dalle donne e che le costringevano a stare in piedi, perché erano fatte con una struttura in legno e pesavano 5/6 chili. Quando la moglie di Napoleone Bonaparte decide di adottare questa moda, Peugeot pensa di realizzare questa gabbia, chiamata grignolina, con lamine sottili di acciaio e molle, in modo da permettere alle donne di sedersi agevolmente e portare un peso di appena 400 grammi.

Le Peugeot che fanno storia
Ma nel museo, in particolare, ci sono vetture che segnano la storia del mondo dell’automobile. Come la Peugeot 201, presentata al Salone di Parigi del 1929 e che permette all’azienda di sopravvivere alla crisi economica, successiva al 1929. E’ la prima vettura della Casa francese a esser definita con un sistema di numerazione con lo “0” in mezzo. Ha 4 cilindri, 1.122 cc., una potenza di 23 cavalli, 3 marce, lunga 3,67 metri e larga 1,35. Ha un peso di 892 chili e raggiunge gli ottanta orari. E’ prodotta con diversi tipi di carrozzeria: berlina 4 posti, coupé 2 porte, Torpedo, roadster, camionetta, furgone e altro ancora. Segue la Berlina 203. Non ha la trazione anteriore perché giudicata troppo costosa e si colloca in un contesto in cui l’acciaio è raro e la benzina cara. La 203 nasce, quindi, come vettura economica. Motore anteriore e trazione posteriore, leggera per la monoscocca sobria, ma brillante, e un cambio con una quarta surmoltiplicata. La linea è attuale con forme morbide e parafanghi arrotondati, simile alla Lincoln, di moda negli Stati Uniti. Viene presentata a Parigi nel 1948. E’ prodotta anch’essa in diversi tipi di carrozzeria: berlina con tetto apribile, coupé, cabriolet, familiare, furgone e pick up. L’abbiamo provata ed è stato come entrare in un sogno che ci ha portato molto addietro e ci ha ricordato quanto fosse avanzata già la tecnologia. La nostra vettura è una 203 C berlina del 1956, di 1.290 cc. Ha una potenza di 42 cavalli e può raggiungere i 115 chilometri di velocità massima. Una vera emozione guidarla nelle stradine di Sochaux prima, e nelle viuzze che attraversano i tanti campi che circondano il piccolo centro della Francia Contea (è il nome della regione). Sterzo enorme, come in uso all’epoca, senza il servosterzo, freni un po’ consumati, ma ancora efficaci, e l’entusiasmo di raggiungere la velocità di ben 75 chilometri orari, che, all’epoca non era poco.

Ci sono anche la 301, una media per famiglia, che appare negli Anni Trenta per ampliare l’offerta al fine di superare la crisi del 1929. La 301 ha una cilindrata di 1.465 cc.. Prodotta anche in versione limousine, raggiunge la velocità di 90 orari. Altre auto messeci a disposizione e che segnano i passaggi storici della Peugeot sono la 403 e la 404, relativamente recenti. Ma tutte indistintamente ricche di quel fascino particolare che viene solo dalle vetture del passato.

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