In molti si rivolgono al chirurgo


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Tatuaggi, 1 italiana su 3 si pente

Boom di trattamenti per la rimozione tatuaggio_296

Prima lo si fa e poi ci si pente. Ma quando l'oggetto di tale ripensamento è un tatuaggio, che sia un nome o un disegno, piccolo o grande, colorato o in bianco e nero, le conseguenze potrebbero essere irreversibili. Se in Italia, come all'estero, dilaga la mania del body paint, è in costante crescita anche il numero delle persone che si rivolgono al chirurgo per cancellare l'opera. Sono soprattutto le donne a pentirsi della scelta, nel rapporto di una su tre.

E' un vero e proprio boom di trattamenti al laser, quello rivelato dai dati di un sondaggio promosso da 'Donne e Qualità della vita' in collaborazione con Alberto Capone, specialista in chirurgia plastica e responsabile della specializzazione nell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno. La ricerca ha coinvolto 200 uomini e 200 donne tatuate, di età compresa fra i 18 e i 55 anni.

"Il tatuaggio è spesso frutto di un momento di leggerezza, con il risultato che spesso ci si pente di averlo fatto", ha detto il dottor Capone.

L'avvento del laser Q-switched ha rivoluzionato le tecniche di rimozione e ora, nel 90% dei casi si ottengono ottimi risultati, fatta eccezione per i colori chiari e le tinte pastello (rosa, verde, azzurro).

Ma quali sono le conseguenze di questo tipo di trattamento? "Se il pigmento depositato e' di cospicua entità o addizionato di piombo, o nel caso in cui sia penetrato molto in profondità, possono rendersi necessarie molte sedute e la rimozione può risultare più problematica, oltre che costosa", spiega ancora il dottor Capone.

"A differenza però delle tecniche impiegate fino a qualche anno fa – continua il medico -, che richiedevano un vero e proprio intervento chirurgico, il laser lascia la pelle in superficie intatta e non provoca cicatrici".

Se la grande maggioranza degli uomini - il 38% del campione Intervistato - si rivolge al chirurgo estetico soprattutto per correggere un tatuaggio che non piace più, mascherandolo con un altro, le donne hanno un atteggiamento più drastico e chiedono al chirurgo di eliminare ogni traccia del tattoo. Il 32% delle intervistate dichiara di voler tornare ad avere la pelle candida e di essere disposta a ricorrere al trattamento al laser, anche se costoso.

Ma quali sono le zone del corpo che le donne desiderano riportare allo stato "originario" con l'aiuto del chirurgo? Al primo posto la pancia, poi il seno e le braccia. Cosce e schiena si collocano rispettivamente al quarto e al quinto posto. In caso di pentimento il tatuaggio da cancellare a ogni costo è il nome dell'ex.