"Di recente abbiamo dovuto constatare con grande dispiacere che sacerdoti hanno sfigurato il loro ministero con l'abuso sessuale di bambini e giovani. Anziché portare le persone ad un'umanità matura ed esserne l'esempio, hanno provocato, con i loro abusi, distruzioni di cui proviamo profondo dolore e rincrescimento". E' quanto afferma Benedetto XVI in una lettera che ha inviato oggi ai seminaristi a conclusione dell'Anno Sacerdotale.
"La sessualità - dice il Papa nella lettera - è un dono del Creatore, ma anche un compito che riguarda lo sviluppo del proprio essere umano". "Quando non è integrata nella persona - prosegue -, la sessualità diventa banale e distruttiva allo stesso tempo", e "oggi vediamo questo in molti esempi nella nostra società. Secondo il Pontefice, "gli anni del seminario devono essere anche un tempo di maturazione umana", e "di questo contesto - spiega - fa parte anche l'integrazione della sessualità nell'insieme della personalità".
PEDOFILIA: "PIU' DISCERNIMENTO IN STRADA VERSO SACERDOZIO" - "Ciò che è accaduto" con lo scandalo della pedofilia "deve renderci più vigilanti e attenti, proprio per interrogare accuratamente noi stessi, davanti a Dio, nel cammino verso il sacerdozio, per capire se ciò sia la sua volontà per me". E' quanto afferma Benedetto XVI in una lettera inviata oggi ai seminaristi a conclusione dell'Anno sacerdotale. "E' compito dei padri confessori e dei vostri superiori accompagnarvi e aiutarvi in questo percorso di discernimento - sottolinea il Papa -. E' un elemento essenziale del vostro cammino praticare le virtù umane fondamentali, con lo sguardo rivolto al Dio manifestato in Cristo, e lasciarsi, sempre di nuovo, purificare da Lui".
"NAZISTI MI DISSERO CHE A GERMANIA NON SERVIVANO PRETI" - Inizia con un ricordo di quando aveva 17 anni, durante la guerra nazista, la lettera inviata oggi da Benedetto XVI ai seminaristi a conclusione dell'Anno Sacerdotale. "Nel dicembre 1944, quando fui chiamato al servizio militare - racconta Ratzinger -, il comandante di compagnia domandò a ciascuno di noi a quale professione aspirasse per il futuro. Risposi di voler diventare sacerdote cattolico. Il sottotenente replicò: Allora Lei deve cercarsi qualcos'altro. Nella nuova Germania non c'é più bisogno di preti". "Sapevo che questa 'nuova Germania' era già alla fine - racconta ancora il Papa tedesco -, e che dopo le enormi devastazioni portate da quella follia sul Paese, ci sarebbe stato bisogno più che mai di sacerdoti. Oggi, la situazione è completamente diversa". "In vari modi, però - aggiunge -, anche oggi molti pensano che il sacerdozio cattolico non sia una 'professione' per il futuro, ma che appartenga piuttosto al passato".
"IL MONDO AVRA' SEMPRE BISOGNO DI SACERDOTI" - "Sì, ha senso diventare sacerdote: il mondo ha bisogno di sacerdoti, di pastori, oggi, domani e sempre, fino a quando esisterà". E' quanto afferma Benedetto XVI in una lettera inviata oggi ai seminaristi a conclusione dell'Anno Sacerdotale. "Gli uomini avranno sempre bisogno di Dio - sottolinea il Papa -, anche nell'epoca del dominio tecnico del mondo e della globalizzazione: del Dio che ci si è mostrato in Gesù Cristo e che ci raduna nella Chiesa universale, per imparare con Lui e per mezzo di Lui la vera vita e per tenere presenti e rendere efficaci i criteri della vera umanità". "Dio vive, e ha bisogno di uomini che esistono per Lui e che Lo portano agli altri", aggiunge il Pontefice.
"SENZA DIO UOMO SI RIFUGIA IN EBBREZZA E VIOLENZA" - "Dove l'uomo non percepisce più Dio, la vita diventa vuota; tutto è insufficiente. L'uomo cerca poi rifugio nell'ebbrezza o nella violenza, dalla quale proprio la gioventù viene sempre più minacciata". Lo afferma Benedetto XVI in una lettera inviata oggi ai seminaristi a conclusione dell'Anno Sacerdotale.