Più risorse, piani d'azione regionali, indicatori di sostenibilità e una legge quadro: sono questi i ''quattro impegni solenni sulla biodiversità'' che il WWF ha chiesto al Governo italiano per il vertice mondiale sulla biodiversità che comincia lunedì a Nagoya, in Giappone.
Il WWF sarà presente al vertice con una propria delegazione e con una serie di eventi collaterali al Summit, il cui obiettivo è quello di ''far raggiungere nuovi accordi in grado di fermare la continua perdita di ricchezza di vita e la continua erosione dei sistemi naturali''.
L'Italia si presenta al vertice con ''le carte in regola'' dal punto di vista istituzionale, avendo adottato - dopo 16 anni dalla ratifica italiana della Convenzione internazionale sulla biodiversita' del 1994 - la Strategia nazionale della biodiversita', elaborata dal Ministero dell'Ambiente e approvata dalla Conferenza Stato-regioni il 7 ottobre scorso.
Oltre ai ''quattro impegni solenni'', il WWF chiede al governo italiano di intervenire per frenare il consumo del suolo e il cambio di destinazione d'uso del territorio; di elaborare un piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici; di indirizzare virtuosamente i finanziamenti europei dei Fondi di strutturali e dei Piani di sviluppo; di porre fine allo sfruttamento eccessivo delle acque e di eliminare la pesca eccessiva e distruttiva, come quella delle spadare.
Ai delegati di Nagoya il WWF porterà diverse proposte, tra le quali quella di ''mettere il cartellino del prezzo'' sulla natura e sul ruolo che svolge nel fornire aria e acqua pulita alle città. IL WWF propone anche di elevare al 20% entro il 2020 del territorio nazionale destinato alle aree protette e di abolire i sussidi alla pesca che portano allo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali.