Perocchio: 'Siamo moderatamente ottimisti'

Intervista al presidente dell'Assomarinas perocchio_roberto_assomarinas_296

di Luigi del Giudice

Il Salone di Genova torna allo splendore con la sua 50.ma edizione per la forte presenza non solo delle nuove imbarcazioni, ma per il tipo di offerta, oltre che raffinata e elegante, ricca di concetti pratici come un confort vero. L’avvio un po’ in sordina, per la presenza di una manifestazione e il maltempo, viene compensato presto, nel corso della settimana, dalla presenza di una moltitudine di persone fino a “entrare nel vivo nella conclusione”, come dice Roberto Perocchio, presidente dell’Assomarinas, l’associazione che raggruppa quasi cento porti italiani. Il presidente dell’Assomarinas, presente a Genova per sentire il polso della situazione, dichiara a Televideo:”Siamo moderatamente ottimisti, dopo la timida ripresa degli acquisti e degli ordini, accennata nelle rassegne di Cannes e di Montecarlo. E’ un segnale forte che deriva dal quasi totale riassorbimento del grosso parco dell’usato”.

La voglia di mare è imperante
Perché questa timida ripresa?
“Perché la voglia di mare è imperante” –risponde Perocchio-, precisando che “il richiamo ha fatto tornare ottimista il pubblico, richiamato dagli ottimi prezzi in questa fase storica dell’industria nautica. Il pubblico –aggiunge- è rimasto colpito, in particolare, dalla forte presenza delle novità della fascia media delle imbarcazioni, cioè quelle comprese tra i sette e i quindici metri, perché consentono di ottimizzare i costi di manutenzione”.

Perplessità per il redditometro
Il presidente dell’Assomarinas, però, non nega che ci sia ancora qualche nuova preoccupazione per l’annuncio dell’arrivo del redditometro. “Ci sono alcune perplessità –precisa- nell’attesa di conoscere bene i parametri esatti del redditometro. Comunque, il Nautico conferma con il suo pubblico quell’attaccamento, o meglio, quel fenomeno di costume ormai radicato che è l’uso della barca per la propria vacanza”. “Gli effetti della crisi finanziaria e della pressione fiscale –tiene a sottolineare Perocchio- dovrebbero essere mitigati dalla grossa quantità di nuovi porti turistici in corso di realizzazione. Negli ultimi due anni abbiamo avuto dieci mila nuovi posti barca e 15 nuovi porti, mentre si prevedono altri 43 mila posti barca nei nuovi impianti in costruzione e progettazione, che saranno realizzati nel corso di 5/6 anni.

Controlli troppo pressanti
Perocchio non tralascia i controlli della Guardia di Finanza:”Sono stati vissuti in maniera traumatica e hanno generato un’impressione di criminalizzazione, causando una diminuzione del 10% di transiti nei porti italiani. I diportisti preferiscono orientarsi verso porti dove non ci siano controlli così pressanti. Sostanzialmente, -conclude- abbiamo avvantaggiato la Croazia, la Spagna e la Francia, favorite anche dai collegamenti low coast, che inducono gli utenti a tenere le barche anche a distanze maggiori dal luogo di residenza”.