Assemblea parlamentare dell'Osce


Stampa

Intesa per omologare le leggi anticrimine

Concluso l'appuntamento di Palermo g

di Maurizio Iorio

“La cosa più importante emersa a Palermo (dove si è tenuta la sessione autunnale dell’Assemblea Parlamentare dell’Osce, ndr), è che le distanze fra le legislazioni dei vari stati membri si sono ridotte”, dice a Televideo l’on. Riccardo Migliori, vice-presidente dell’Organizzazione e capo della delegazione italiana. “C’è una prospettiva di uniformazione legislativa” – aggiunge. “La legge italiana sulla confisca di beni alla criminalità organizzata ha riscosso grossi consensi, ed è probabile che venga adottata da molti paesi”.

Si è discusso anche di traffico di esseri umani.
“L’obiettivo di combattere il traffiking nacque proprio a Palermo dieci anni fa, ed è un obiettivo prioritario per l’Osce”.

Il traffico va dalla prostituzione forzata allo schiavismo..
“Ci sono aree dove, come nei Balcani, è prevalente l’avviamento alla prostituzione forzata, altre dove invece c’è una riduzione in schiavitù per lo sfruttamento come forza lavoro, ma in ogni caso c’è il comune denominatore del mercato di uomini, un’attività deprecabile, che per entità si sta estendendo pericolosamente. Ormai si parla di milioni di persone dell’area Osce vittime di questo mercato”.

I rapporti con la Libia come sono? Loro non sono molto teneri nei confronti dei clandestini, i diritti umani non sono certo una loro priorità.
“Noi ad Oslo abbiamo chiesto che la Libia valutasse la possibilità di diventare paese partner dell’Osce, come il Marocco, la Tunisia e l’Algeria. Purtroppo non sono venuti a Palermo, anche perché credo che conoscano poco l’Osce. Però hanno perso un’occasione di confronto. Io spero che in futuro la Libia possa partecipare, perché è proprio dal confronto che si ottengono dei risultati. Se loro si isolano e noi li isoliamo, non facciamo un buon lavoro. L’accordo italo-libico prevede la presenza di una missione dell’Onu per i rifugiati a Tripoli, però pare che una volta insediata, sia stata poi allontanata dal governo libico”.

La sessione è stata quindi proficua?
“Assolutamente sì. Ci sono stati anche momenti toccanti, quando sono state deposte due corone di fiori in ricordo del Gen. Dalla Chiesa e di Falcone e Borsellino e delle loro scorte. Il presidente Efthymiou (dell’Osce, ndr) ha detto che “stiamo qui a ricordare degli italiani, ma potrebbero essere di qualsiasi altro paese, perché sono cittadini caduti per la legalità e la democrazia”. Abbiamo dimostrato che la Sicilia, ed anche l’Italia, non è il paese della mafia, ma dell’antimafia”.

Prossimi appuntamenti?
“Giovedì e venerdì prossimi una due giorni a Malta sul decennale della Carta di Palermo, poi a febbraio l’assemblea invernale a Vienna e quella annuale a Belgrado, E poi una serie di monitoraggi elettorali: a novembre le lezioni di medio termine negli Stati Uniti, poi nell’ Azerbaijan ed in Moldova, e a dicembre le presidenziali in Bielorussia”.