di Luigi del Giudice
A Parigi, il mondo dell’automobile cerca di uscire dalla forte crisi degli ultimi due anni con un Salone che mantiene le promesse della vigilia e presenta una marea di nuove proposte, sempre più economiche e sempre più ecologiche. Anche il Salone nautico di Genova, ancor in lotta per uscire dalla crisi, supera con la sua 50.ma edizione, quella timida ripresa del settore, avviata a Cannes e a Montecarlo il mese scorso, offrendo al pubblico una Fiera più bella del solito, quasi elegante, e l’esposizione di una moltitudine di barche inferiori ai dieci metri, per l’esattezza circa il 60%. Cosa, questa, su cui puntano l’Ucina e i cantieri per attrarre nuova clientela. Naturalmente, non mancano le grandi barche, tradizione imperante a Genova, che hanno contribuito molto a portare il Nautico ai massimi livelli mondiali e tutt’oggi sono il maggior contributo. Contemporaneamente, a Riva del Garda, alla 66.ma Conferenza del traffico, organizzata dall’Aci, si esaminano le soluzioni e le strategìe migliori per il futuro dell’automobile, guardando a un futuro dell’auto, inquadrato nel complesso sistema della mobilità. In sintesi, si tenta di delineare il futuro dell’auto o meglio ancora l’auto del futuro.
Il mondo dell’auto e della nautica, avvolti negli ultimi due anni da diversi problemi simili, sono, dunque, in gran movimento nel tentativo di individuare le direzioni più idonee da seguire per continuare uno sviluppo che sia sempre più adeguato ai tempi e che li renda più vicini alla gente nei loro ruoli di mezzi di trasporto e di relax.