PRESENTATA LA QUINTA EDIZIONE
Tanta famiglia, politica e temi forti. Meno glamour e star (una tendenza da tempo di crisi già vista prima a Cannes e poi a Venezia) per la quinta edizione del Festival di Roma (28 ottobre-5 novembre) presentata all'Auditorium Parco della Musica.Tanti film da vedere in questa manifestazione che, spiega Piera Detassis, vede il mercato crescere e abbassarsi invece l'età degli autori: ''ce ne sono molti giovani e tantissimi classe 1964 e poi, per finire - dice - abbiamo anche una madrina giovanissima come Valeria Solarino''.
Il concorso, composto da 16 film in tutto, vede ben quattro italiani anche se in maniera atipica come spiega sempre la Detassis:''avremmo voluto dare un titolo del tipo 2010 fuga dall'Italia perchè, cosa strana, almeno tre su quattro non parlano italiano. 'Gangor' di Italo Spinelli è girato in hindi, il film di Guido Chiesa 'Io sto con te' che racconta la storia di Maria di Nazareth è girato nel dialetto delle campagne tunisine e, infine, 'Una vita tranquilla' di Claudio Cupellini ha un Toni Servillo come protagonista che parla per la metà del tempo in tedesco''. Nel concorso e fuori concorso ci sono sette film Usa. Si va dal dramma familiare già passato a Toronto 'Rabbit Hole' di John Cameron Mitchell con protagonista e produttrice Nicole Kidman (di cui non è affatto sicura la presenza a Roma), all'atteso film sulla genesi di Facebook, 'The social Network' di David Fincher che sarà oggetto di un evento speciale.
Nella quinta edizione del Festival di Roma anche l'anteprima mondiale di 20 minuti di 'Dylan Dog: Dead of Night e Party di Allowen' e quella italiana di 'Porco Rosso', il capolavoro d'animazione realizzato da Hayao Miyazaki nel 1992. Alla rassegna, che sarà' aperta da 'Last night' di Massy Tadjedin con Keira Knightley e Eva Mendes (entrambe le star sono confermate sul tappeto rosso) non mancherà anche una deriva televisiva di prestigio. Ci sarà' infatti il pilot di 'Boardwalk Empire' di Martin Scorsese e poi la versione cinematografica di 'Carlos' di Olivier Assayas. Tra le star che invece sicuramente non mancheranno, Fanny Ardant che verrà a presentare un corto 'Chimere assenti', sui Rom a Roma, e Julianne Moore che sarà all'Auditorium per ricevere l'Acting Award e presentare il suo ultimo film 'The Kid are all right' (Fuori concorso). Confermati poi l'anteprima di Winx Club 3D-Magica avventura e l'omaggio a 'La dolce vita' di Federico Fellini a 50 anni dall'uscita con una proiezione in anteprima di una copia completamente restaurata dalla Cineteca nazionale in collaborazione con The Film Foundation di Martin Scorsese e anche un docu di Antonello Sarno: 'Dolce vita Mambo!'.
Toni ottimisti sulla crescita dell'interesse per la sezione mercato del festival vengono dal produttore Roberto Ciccutto, responsabile di Business Street:''è una delle pochissime situazioni in cui privato e pubblico collaborano insieme con grande vantaggio per entrambi''. Gianluigi Rondi, a inizio incontro stampa, invece ha voluto ricordare come ogni anno gli omaggi del festival. Ovvero la versione restaurata di Rashomon di Akira Kurosawa e, su tutti, l'omaggio a Ugo Tognazzi, con il documentario Ritratto di mio padre, firmato dalla figlia Maria Sole, la proiezione di Il padre e lo straniero di Ricky Tognazzi, con Alessandro Gassman e Xenia Rappoport. Tra le domande inevitabili a fine incontro stampa quella sul bilancio economico della manifestazione. Il Festival di Roma può contare su circa 160 sponsor e 13,5 milioni di euro di budget, di cui ci tiene a dire il direttore generale Francesca Via, il 70% viene dal solo autofinanziamento. I 13,5 milioni sono invece cosi' ripartiti: 8,2 mln per il Festival; 1,3 mln per Business Street e 3,8 mln per le attività annuali della manifestazione.
Nella foto Sergio Castellitto, presidente della Giuria