di Sandro Calice
THE TOWN
di Ben Affleck, Usa 2010 (Warner Bros.)
Ben Affleck, Jeremy Renner, Rebecca Hall, Jon Hamm.
Tra James Cagney e Gomorra, secondo il regista. Ben Affleck torna alla regia dopo la buona prova di “Gone baby gone” e lo fa con un film di genere che centra il bersaglio. “Si contano oltre 300 rapine l’anno nelle banche di Boston. La maggior parte dei ladri professionisti vive nel quartiere di Charlestown”. Doug MacRay ha perso la madre da bambino, il padre è un famoso rapinatore ed è in carcere, la sua ex donna è una tossicodipendente.
Lui vorrebbe un’altra vita, ma è quasi scritto dal destino che diventi il leader di una bravissima banda di rapinatori. Fatica a tenere a bada Jem, amico fraterno dal grilletto facile e dalla rabbia repressa, che un giorno dopo l’ennesima rapina decide di prendere brevemente in ostaggio la direttrice della banca Claire. Jem è preoccupato che la donna possa riconoscerli e pensa alla soluzione estrema. Per evitare il peggio Doug fa in modo di conoscere la donna per capire cosa sa. Ma i due si attraggono, si innamorano. Può essere l’occasione per Doug per chiudere col passato. Ma c’è Jem, c’è il boss locale, “il fioraio”, che li tiene in pugno. E c’è sempre un ultimo colpo da fare.
Affleck:”Quando ho iniziato a girare, ho portato con me alcune pellicole che ho amato molto e che mi hanno ispirato”. Si riferisce “al realismo sociale dei classici della Warner Bros, genere James Cagney”, ma anche a “’Gomorra’. Credo infatti che alcune storie non possano prescindere dal luogo in cui si svolgono. Io personalmente non conosco i luoghi descritti da Garrone, eppure li percepivo. Ho cercato di fare lo stesso con Boston, che diventa personaggio della storia”. Ispirazione a parte, l’ambientazione è quella tipica di un “poliziesco” americano, teso e senza soste fino alla fine, con la giusta dose di dialoghi e sentimenti, in cui Affleck dimostra che, senza particolari invenzioni o sorprese, il mestiere lo conosce.