La fisicità di un giornale che attraverso le sue pagine scolpisce e dà notizia dei fatti in maniera diretta e rigorosa, mentre le immagini video, dal passato al presente, trasportano il visitatore a ritroso negli anni. La cronaca così diventa storia.
125 anni de “il Resto del Carlino” raccontati dalle prime pagine più rappresentative, una pagina per ogni anno, suddivise in decadi e contestualizzate da una introduzione storica, resa emozionante e articolata con un contributo video realizzato selezionando dagli archivi del quotidiano foto e immagini.
La mostra il Resto del Carlino: 45.000 notti passate a scrivere la Storia dà voce alla tradizione di uno dei più antichi quotidiani d’Italia, al vissuto dei suoi lettori e accompagna il visitatore lungo 125 anni di notizie, di cambiamenti dell’immaginario, dei costumi e delle sensibilità culturali. Un evento capace di cogliere le declinazioni e le suggestioni più attraenti della sua doppia anima: quotidiano di informazione nazionale caratterizzato da una forte attenzione alla cronaca locale.
La mostra, inaugurata a Bologna il 12 marzo 2010, sta continuando il suo percorso di 31 tappe previste tra Emilia Romagna, Marche, Veneto e Abruzzo. Nelle diverse tappe l’allestimento sarà arricchito da un nucleo di prime pagine che raccontano la cronaca della città ospite.
Mostra itinerante
Le prossime città che saranno visitate sono, per l’Emilia Romagna: Repubblica di San Marino a fine settembre, Parma e Reggio Emilia a ottobre, Forlì, Ferrara e Cesena a novembre, Cento a dicembre. Per le Marche: Fabriano a ottobre, Macerata a novembre, Urbino a dicembre. Per il Veneto: Rovigo a settembre e per l’ Abruzzo:Teramo a novembre; Mentre sono già state visitate Faenza ad aprile, Imola a maggio, Modena e Sassuolo a giugno e ancora Ancona e Jesi ad aprile, Ascoli Piceno e Pesaro a maggio, Fano a giugno, Civitanova Marche , Rimini, Ravenna, San Benedetto del Tronto a luglio, Sestola, Lugo e Senigallia ad agosto. A Carpi e Fermo la mostra è attualmente in corso.
Per guidare i visitatori attraverso la storia i 125 anni sono stati suddivisi in decadi. Il decennio viene rappresentato da dieci prime pagine, scelte tra quelle che hanno raccontato alcuni degli eventi più significativi dei dieci anni presi in esame In apertura delle decadi due pagine redatte da Alberto Malfitano, studioso di Storia Moderna e Contemporanea dell’Università di Bologna: la prima con un inquadramento storico del periodo, la seconda raffigurante la linea temporale, oltre a un pannello per fornire brevi informazioni sui fatti più significativi della decade accaduti a livello nazionale e internazionale da una parte, e quelli di cronaca locale dall’altra. Ad arricchire di suggestioni il percorso, un video che narra in rapida sequenza alcuni fatti storici che hanno caratterizzato ciascun decennio. Il visitatore viene così catturato dai flussi della storia fra passato e presente. In sottofondo un particolare effetto sonoro. Una sintesi storica di forte impatto, in cui alle immagini e ai testi si affiancano suoni, musiche e rumori d'epoca.
A coronamento del progetto, un libro per approfondire il tema della mostra: le firme del passato in dialogo con editoriali appositamente redatti, oggi, per comprendere al meglio l’evoluzione della Storia, integrati da schede di approfondimento e materiale fotografico. Il libro il Resto del Carlino: 45.000 notti passate a scrivere la Storia sarà in distribuzione in tutte le edicole.
“Un giorno indimenticabile per il Carlino, che esordiva in società, quel sabato di 125 anni fa. Rigiro fra le mani quel primo numero e mi viene la pelle d’oca per l’emozione e mi scivolano davanti agli occhi le pagine che hanno raccontato la cronaca che si è fatta storia. A Bologna, in Italia, nel Mondo. Che onore poter continuare a portare avanti una impresa così antica e tuttavia fresca e proiettarla nel XXI secolo, il primo del Terzo Millennio, così come altri trentasei direttori hanno fatto nel XIX e XX secolo, gli ultimi del Secondo Millennio”, spiega Pierluigi Visci, Direttore de “il Resto del Carlino”. “Questi brevi cenni ci fanno già apprezzare la lunga storia di questo foglio che da 125 anni ogni mattina viene scelto da decine di migliaia di bolognesi, emiliani, romagnoli, marchigiani, veneti – continua Visci - Era nato come il Resto...del Carlino, con i puntini di sospensione e nella testata una bella donna col sigaro fumante dalla bocca. Un segno di emancipazione e di modernità, per l’epoca.”
La storia de 'Il Resto del Carlino' in pillole
Le origini: il nome Il Resto del Carlino nacque nel 1885, il 21 marzo primo giorno di primavera, e i suoi quattro fondatori gli imposero un nome che era una divertita dichiarazione di intenti: dare il resto del carlino significava infliggere una lezione, regolare i conti e, per estensione, pungolare i potenti e fustigare i prepotenti.
Questo modo di dire non deriva dal nome del giornale, come molti pensano, ma era stato generato dalle numerose monete che per quasi sei secoli avevano riempito i borsellini di tutta la penisola italiana. Il nuovo giornale si impose subito alla curiosità e all’attenzione dei bolognesi: quando i sigari costavano meno di un carlino, il resto(2 centesimi) era appunto il prezzo quotidiano, nato per offrire in maniera nuova ed esaustiva il racconto di ciò che succedeva nel mondo, con riprese puntuali dalle agenzie e dalle testate giornalistiche di Parigi, Londra, Vienna, ma al tempo stesso con un occhio vigile su ciò che succedeva in città.
Da quotidiano cittadino a quotidiano locale/nazionale
Dalle origini, “il Resto del Carlino”, è sinonimo di Bologna, tanto il quotidiano s'identifica con la sua città d'origine e ne interpreta lo spirito.
Ma non è solo bolognese, invece, il gruppo delle firme che vi scrivono, fra cui alcune delle eccellenze delle diverse epoche, per fare qualche nome: Giovanni Pascoli, Gabriele D'Annunzio, Giuseppe Prezzolini, Curzio Malaparte, Giovanni Spadolini. (Elenco dettagliato in cartella stampa). Oggi, con le sue numerose edizioni locali (16 in totale) va ben oltre i confini cittadini, spaziando in tre regioni. A partire dagli anni Novanta del secolo scorso infatti la famiglia Monti Riffeser, ha messo in sinergia il Carlino con altri due quotidiani: il fiorentino La Nazione e il milanese Il Giorno nel sistema QN - Quotidiano Nazionale. QN Quotidiano Nazionale pubblica l’informazione nazionale ed internazionale; ogni quotidiano integra un dorso di cronaca locale.