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Il Chievo supera il Genoa ed è capolista

Pirotecnico 3-3 tra Juve e Sampdoria pioli_chievo_296

di Nicola Iannello

Seconda giornata con la novità della partita all’ora di pranzo e altre cinque alle canoniche tre del pomeriggio. Dopo il sabato shock per Milan e Roma – cadute a Cesena e Cagliari – e con la vittoria dell’Inter sull’Udinese, la domenica regala il primato solitario del Chievo, passato in casa del Genoa.

Il successo del Chievo a Marassi mette in riga Inter e Sampdoria, a quota 4 punti, come le sorprendenti Cagliari e Cesena. E dire che la vittoria della squadra di Pioli arriva in rimonta. Al 6’ Destro, scuola Inter, confeziona il gol del Genoa su azione Rafinha-Palacio. Il Chievo ci mette un po’ a riorganizzarsi. Anzi, Sorrentino deve superarsi per impedire il raddoppio di Sculli con un velenoso colpo di testa. Nei minuti di recupero però arriva il pari. Moscardelli, già in gol nella prima giornata, colpisce violentemente di controbalzo, Dainelli tocca e spiazza il proprio portiere (46’). Nel secondo tempo il Chievo gioca la partita ai ritmi che predilige, con le sue veloci ripartenze. Luciano si invola sulla destra, alza la testa e confeziona un assist perfetto per Marcolini, che incorna sul secondo palo (56’). Il Genoa accusa il colpo. C’è tempo per un palo gialloblù di Granoche su angolo di Luciano poi il 3-1 arriva su disimpegno errato di Veloso, che favorisce la stoccata di sinistro di Pellissier (74’). Il Chievo si trova in testa alla classifica con 6 punti e con due uomini in vetta ai marcatori, con due gol ciascuno: Moscardelli e Pellissier.

All’Olimpico di Torino, Gigi Delneri trova il suo recente passato: Juventus-Sampdoria è una girandola di emozioni che termina 3-3. L’allenatore di Aquileia è fedele al 4-4-2, con Krasic e Pepe esterni, Felipe Melo e Marchisio (preferito ad Aquilani) centrali e Del Piero e Quagliarella di punta. Di Carlo a centrocampo si affida a Semioli, Palombo e Dessena, con Koman a suggerire per Pozzi (assente per problemi fisici Pazzini) e Cassano. Pozzi, involatosi su palla persa da Melo, chiama subito in causa Storari, poi il portiere bianconero salva su un tocco di punta di Cassano. Al 36’ i blucerchiati passano. Cassano dalla sinistra serve all’indietro verso il limite dell’area, il piatto destro di Pozzi non lascia scampo all’ex portiere della Samp. La Juve confeziona il pareggio a due minuti dal riposo. Marchisio scarica in porta un destro micidiale su torre di Krasic. Alla ripresa bianconeri subito in palla. Vantaggio al 50’ di Pepe in mischia dopo miracolo di Curci su zampata contro la propria porta di Gastaldello (cross tagliato di Krasic dalla destra) e palo ravvicinato di Quagliarella. Krasic da solo in contropiede si fa respingere da Curci il possibile 3-1. La Samp trova il momentaneo pareggio con una combinazione d’autore. Cassano a sinistra cerca Palombo e sul lancio a seguire va a chiudere il triangolo con il piatto destro di controbalzo: palla nell’angolo lontano (64’). Torna avanti la Juve. Pepe dalla sinistra del fronte d’attacco colpisce il primo palo, sul pallone si avventa Quagliarella che segna a porta vuota (67’). La Samp non molla e centra il pari con un perentorio colpo di testa di Pozzi, a vuoto Bonucci sul cross dalla destra di Marilungo (73’). Forze fresche per Delneri. Iaquinta su assist di Aquilani impegna il portiere doriano, sulla respinta di Curci la difesa si rifugia in angolo. Sul corner, Melo sfiora il secondo palo di testa. Finale nervoso per alcuni contatti con il brasiliano protagonista. Per i bianconeri primo punto, quota 4 per la Samp.

Tanti gol e spettacolo anche nella partita delle 12.30. Il Brescia piega il Palermo 3-2. Rondinelle subito in vantaggio con un gran destro da fuori di Dallamano (3’). Pari rosanero di Pastore: cross di Cassani, sponda di Kasami e sinistro di controbalzo dell’argentino su cui nulla può Sereni (22’). I padroni di casa tornano subito avanti: Diamanti pesca Eder che infila Sirigu in uscita. In chiusura di tempo il Brescia allunga: contatto tra Munoz e Caracciolo, per Tagliavento è rigore, trasforma l’“airone”. Nel secondo tempo, pressione del Palermo che però non porta frutti, fino all’83’ quando Baiocco sbaglia un retropassaggio di testa verso Sereni, irrompe Balzaretti per il 3-2 finale. Brescia a 3 punti, Palermo fermo a 1.

Lazio-Bologna è tutta nel secondo tempo. I biancocelesti si impongono 3-1. Il primo tempo corre via senza troppe emozioni: squadre troppo lunghe, difese attente. I tifosi di casa fanno sentire che non gradiscono. Altra musica nella ripresa. Lazio in vantaggio al 68- con una bella combinazione Brocchi-Rocchi-Mauri. Il raddoppio lo firma Rocchi, con un pallonetto di esterno destro che prende in controtempo Viviano (75’). Tre minuti dopo accorcia le distanze Mudingayi con un bel tiro di sinistro che non dà scampo a Muslera. A tempo scaduto c’è tempo per il rigore trasformato da Hernanes, dopo fallo di Portanova su Kozak. Primi 3 punti per la Lazio, Bologna fermo a 1 dopo il bel pari d’esordio con l’Inter.

Il Catania ha ragione del Parma con un rigore per tempo. Al ‘Massimino’ finisce 2-0 per i rossazzurri. Su un calcio d’angolo Spolli, in proiezione offensiva, cade nell’area ducale, per Tommasi è rigore. Mascara trasforma la massima punizione (12’). Nella ripresa il Parma si affida all’estro di Giovinco, che su punizione centra il palo e poi colpisce la traversa con un tiro cross. Ma il pari non arriva. Anzi, raddoppiano gli etnei. Paci sgambetta Antenucci (subentrato a Maxi Lopez tra i fischi del pubblico) in area, lo stesso attaccante trasforma dagli undici metri (82’). Il gol premia Giovinco quando è troppo tardi. La “formica atomica” su punizione dai 25 metri disegna una parabola che lascia di sasso Andujar (91’). Il Catania raggiunge il Parma a quota 3 punti.

La Fiorentina cade a Lecce: i giallorossi vincono 1-0. La rete decisiva di Di Michele al 9’, con una girata da sotto misura, dopo un errore di Montolivo. La reazione viola è debole, con Gilardino poco supportato da D’Agostino e Marchionni. Nella ripresa Mihajlovic getta nella mischia anche Ljajic e Babacar per dare più peso alla manovra offensiva, ma gli uomini di De Canio si difendono con ordine. La Fiorentina recrimina per un gol annullato a Kroldrup per un fuorigioco quantomeno dubbio.

Scintillante 2-2 al San Paolo di Napoli tra i partenopei e il Bari di Ventura nel posticipo serale. I baresi partono forte e passano con Barreto al 12'. Ci pensa poi Cavani a spegnere i sogni di testa della classifica per i pugliesi, pareggiando i conti al 30'. tante eoccasioni da una parte e dall'altra, poi nel finale i partenopei vanno in vantaggio con Paolo Cannavaro (86'). Ma la doccia fredda non spegne gli indomabili ragazzi di Ventura che due minuti dopo agguantano il definitivo (e giusto) 2-2, grazie a Castilo.