Mercato dell'auto ancora in calo ad agosto: il calo delle immatricolazioni rispetto a un anno fa e' del 19,27%. Senza gli incentivi, gli italiani penalizzano il nuovo e l'usato torna a guadagnare terreno. In questo quadro, Fiat fa segnare un risultato peggiore del mercato, con le immatricolazioni di agosto in calo del 26,39% e una quota di mercato che, rispetto allo stesso mese dell'anno scorso, scende al 30,7%. Il Lingotto, comunque, riguadagna terreno rispetto a luglio, con un incremento della quota dell'1,5%.
La Motorizzazione ha immatricolato 68.718 autovetture, 16103 in meno rispetto alle 85.123 autovetture di agosto 2009. Nello stesso periodo ha registrato 229.022 trasferimenti di proprieta' di auto usate, con una variazione di +8,71 % rispetto ad un anno fa, quando furono registrati 210.671 trasferimenti di proprieta'. Il volume globale delle vendite ( autovetture) ha dunque interessato per il 23,08% auto nuove e per il 76,92% auto usate.
Il gruppo Fiat ha immatricolato oltre 21 mila vetture, con un calo del 26,39% rispetto a un anno fa, per una quota del 30,7 per cento. Un anno fa, si ricorda a Mirafiori, era stata del 33,6 per cento ma va ovviamente considerato, nel confrontare i dati, che nel 2009 aveva beneficiato dell'apporto della sua gamma di vetture a basso impatto ambientale che usufruivano degli eco-incentivi. Se invece si confrontano le vendite di agosto 2010 con quelle di luglio di quest'anno, la quota di Fiat Group Automobiles e' in crescita di 1,5 punti percentuali e la conferma di questo positivo trend di crescita viene dal fatto che bisogna risalire fino a marzo 2010 per trovare una quota superiore (31,3 per cento). Sono invece quasi 426 mila le vetture vendute dal gruppo Fiat nei primi otto mesi del 2010 per una quota del 30,7 per cento del mercato, in calo rispetto al 33,4 per cento di un anno fa ma stabile rispetto ai primi sette mesi del 2010.
Unrae: 'Mai così male'
"I pessimi dati del mercato delle auto nuove di agosto non fanno che confermare il quadro di forte disagio dell'intera filiera che si riflette fortemente anche sulle reti di vendita, con molti concessionari in difficolta'. Questo e' un ulteriore negativo aspettodel notevole calo delle vendite, che -come gia' da noi evidenziato- incidera' anche sul gettito fiscale, con una contrazione che valutiamo attorno ai 2 miliardi di euro". Gianni Filipponi, direttore generale dell'Unrae, l'Associazione che rappresenta le case estere operanti in Italia, commenta cosi' i dati di mercato di agosto.
"In termini statistici, un risultato delle immatricolazioni peggiore di quello dell'agosto 2010 fu quello registrato nell'analogo mese del 1993, con 66.513 targhe. A questi dati, che danno la misura dello stato depresso della domanda, si va ad aggiungere il quadro altrettanto depresso della raccolta ordini, frutto dello scambio di informazioni fra Anfia ed Unrae: circa 73.000 (-20%) nel mese e 1.130.000 (quasi il 24% in meno) nell'intero periodo", spiega l'Unrae.
"La ridotta raccolta di nuovi ordinativi -sottolinea Filipponi- fa emergere con maggiore chiarezza il pessimo trend del mercato, destinato a deteriorarsi ulteriormente nella parte finale dell'anno, che si stima si possa concludere con una raccolta inferiore di almeno 650.000 ordini rispetto al 2009, con pesanti riflessi occupazionali sull'intera filiera dell'automobile in Italia. Tutto cio', in presenza di uno scenario interno ed europeo che stenta a mostrare coerenti segnali di ripresa, mentre le aspettative negative trovano conferma anche nella flessione degli indici di fiducia dei consumatori e delle imprese".