Sarà anche un’edizione sobria, ma l’inizio promette bene. Per la prima volta nella storia della Mostra del cinema, il Presidente della Repubblica sarà presente alla cerimonia d’apertura martedì sera in Sala Grande, dove verranno proiettati in sequenza “Black Swan” di Darren Aronofsky (in concorso) e i due film fuori concorso “Jingwu Fengyun – Chen Zhen (Legend of the fist: the return of Chen Zhen)” di Andrew Lau e “Machete” di Robert Rodriguez. Giorgio Napolitano potrebbe essere presente già da questa sera, quando all’Arena di Campo San Polo verrà proiettata la versione restaurata di “Profumo di donna” di Dino Risi, a 10 anni dalla scomparsa del protagonista Vittorio Gassman, al quale la Mostra rende omaggio anche con “Vittorio racconta Gassman, una vita da mattatore”, un film ricco di inediti realizzato da Giancarlo Scarchilli con la collaborazione di Alessandro Gassman che sarà proiettato il 1° settembre in Sala Darsena alle 22.30.
E non dite a Mueller che non ci sono i divi: “Una serata d’apertura che vedrà sul red carpet Natalie Portman e Vincent Cassell per il film di Aronofsky – dice il direttore - , Jessica Alba per il film di Rodriguez e le superstar asiatiche Donnie Yen e Shu Qi per celebrare il 70° anniversario della nascita di Bruce Lee non l'ha mai avuta nessun festival in Italia. Per non parlare del fatto che a Venezia i film sono praticamente tutti in prima mondiale”. Dopo la proiezione di “Black Swan” ci sarà il cocktail inaugurale all’Hotel Excelsior, nella Sala Stucchi, dove Sergio Leone girò la scena di “C’era una volta in America” in cui Robert De Niro cena con Elizabeth McGovern. Nel menù, tra le altre portate, pecorino con pere e tartufo nero, stringoli di pasta fresca con porcini e petto d’oca affumicato, spiedini di tonno e gamberi e rondelle di branzino, bocconcini di salmone e zucchine in manto croccante, pomodoro arrostito con pinoli e parmigianine di mozzarelle.
Resta la brutta impressione dei lavori in corso. Il nuovo Palazzo del Cinema è praticamente un cratere recintato, le scale davanti al Casinò non sono più accessibili e della scenografia di Dante Ferretti resta un Leone ed enormi cubi rossi. Alle oggettive difficoltà di movimento, si aggiungeranno anche le proteste annunciate dei comitati ambientalisti e dei movimenti per la sanità pubblica (la prima sarà il 3 settembre) legate proprio ai lavori per il Palazzo, dopo che questo è stato sfilato dall’elenco delle opere per l’anniversario dell’Unità d’Italia nel 2011, e alla sorte dell’ex Ospedale al Mare, l’unica struttura ospedaliera rimasta al Lido.