I consigli per un rientro felice


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Pensiero positivo, amici e sport

Come evitare il ‘trauma’ del fine vacanze computer_monitor_296

Rientro dalle vacanze piccolo 'trauma' per i milioni di italiani che in queste ore stanno affrontando il primo week-end del controesodo 2010. Ma lo psichiatra Adolfo Petiziol, presidente della Società europea di psichiatria sociale, invita a prendere il malessere in contropiede pensando a quanto di bello si ha nella vita quotidiana: "innanzitutto - dice l'esperto - pensare che se si torna a lavorare, ci si deve ritenere fortunati: vuol dire che si ha un impiego, a fronte di tante persone che sono state licenziate proprio in concomitanza con l'arrivo dell'estate".

Pensiero positivo, dunque: Petiziol è severo con chi "crea una tragedia per nulla. Certo, le reazioni dei singoli nei confronti del rientro dalle ferie non si possono generalizzare: c'è chi è felice di tornare, chi se ne fa semplicemente una ragione e chi invece avverte disturbi anche fisici". Mal di testa, leggera depressione, stanchezza. Tutti sintomi che si possono combattere "con lo sport: la psicomotricità è un elemento essenziale per il benessere umano. A tutte le età, dall'infanzia alla vecchiaia", assicura lo psichiatra, che ammette di "consigliare l'attività' fisica ogni volta che compilo una ricetta farmacologica".

Insomma, il ritorno alla vita di tutti i giorni non deve fare paura, anche perché, fa notare Petiziol, "l'organismo e la mente umana sono perfettamente in grado di adattarsi a cambiamenti ben piu' repentini. Non dimentichiamo infatti che tutti coloro che si recano in vacanza sanno quando essa inizia e quando finirà, dunque hanno tempo per prepararsi psicologicamente a un rientro sereno".

Una volta varcata la soglia di casa, consiglia infine l'esperto, "il segreto per non sentirsi tristi e depressi è anche quello di non isolarsi: telefonare agli amici e stare il più possibile in compagnia e' un modo per riprendere bene il tram-tram quotidiano".