Il Giappone rivendica di essere ancora la seconda economia mondiale, dopo gli Usa, smentendo il sorpasso della Cina.
Il governo giapponese ha riferito che in termine di Pil nel primo semestre 2010 il Giappone resta davanti alla Cina. Tuttavia Tokyo ha riconosciuto che nel secondo trimestre, aprile-giugno, il Pil cinese ha superato quello nipponico ammontando a 1.336 miliardi di dollari contro i 1.288 di quello giapponese. Secondo il Wall Street Journal, Pechino è in corsa per lo storico sorpasso anche su base annuale.
La grande rincorsa della Cina sui più grandi paesi industrializzati del mondo è arrivata a un punto di svolta. Dopo aver superato di slancio nel corso degli ultimi anni Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna, il colosso asiatico è riuscito nel secondo trimestre a battere anche il Giappone issandosi al secondo posto alle spalle dei soli Stati Uniti.
La performance della Cina nel periodo aprile-giugno è un evento storico e che ha dell'incredibile se si pensa che solo cinque anni fa il Pil cinese era di circa 2300 miliardi di dollari, cioè la metà di quello nipponico, ma che riflette da vicino la forza di spinta di un Paese che ha continuato a crescere a ritmi vertiginosi anche nel pieno della crisi finanziaria globale, quando il resto del mondo era impaludato nella peggior recessione dagli anni Trenta.
Gli Stati Uniti, in prima fila, rimangono ancora molto lontani con un Pil vicino ai 15.000 miliardi di dollari e un eventuale sorpasso da parte della Cina non è previsto prima del 2030, sempre che il colosso asiatico riesca a continuare a crescere a questi ritmi anche nel corso dei prossimi anni.
Tuttavia la Cina si trova in una situazione decisamente favorevole. La sua popolazione è molto giovane e il reddito medio è di soli 3.600 dollari contro i 46.000 degli Stati Uniti. I margini di crescita dunque sono ancora molto ampi anche se rimane un limite di fondo e cioè il fatto che la Cina deriva ancora gran parte della sua crescita dal fronte delle esportazioni mentre il mercato interno è ancora debole relativamente a quello degli altri principali paesi del mondo.
Anche su questo fronte, comunque, si stanno realizzando passi in avanti molto significativi tanto che lo scorso anno, per la prima volta nella storia, la Cina ha superato gli Stati Uniti come primo mercato dell'auto al mondo.
Anche qui la ragione da una parte è la saturazione del mercato americano, aggravata peraltro dalle politiche di incentivi degli ultimi due anni, ma dall'altra riflette la fame di benessere che ormai domina le menti di milioni di cinesi sempre più desiderosi di colmare il gap con i consumatori del resto del mondo.
Pechino peraltro è chiamata a giocare partite difficili sul fronte dei rapporti commerciali con gli altri paesi dopo essere diventata nel 2009 il primo paese esportatore del mondo scavalcando la Germania.