Gli italiani non rinunciano a passare le vacanze all'estero, ma stanno più attenti a risparmiare. Se la spesa complessiva per i viaggiatori oltreconfine nel 2009 ha sfiorato i 9 miliardi di euro, in flessione dell'1,3% rispetto all'anno precedente, il trend in rallentamento è confermato nei primi quattro mesi del 2010, nei quali la spesa complessiva dei turisti italiani all'estero è risultata inferiore del 4,4% rispetto allo stesso periodo del 2009, pari a 92 milioni di euro in meno. E' quanto emerge da uno studio della Camera di commercio di Milano.
Aumentano però i viaggiatori: oltre 300 mila in più nel 2010, pari a un incremento del 7% rispetto allo stesso periodo del 2009, da 4,6 a 4,9 milioni circa. La spesa media pro-capite dei turisti italiani nei primi mesi del 2010 e' pari a 410 euro, in diminuzione del 10,7% rispetto allo stesso periodo del 2009, contro il calo del 3,1% della variazione tra 2009 e 2008.
Nel 2010, secondo lo studio, la Lombardia risulta essere prima sia per spesa complessiva (oltre 500 milioni di euro, 25,7% del totale italiano) che per numero di viaggiatori (1,8 milioni, 37,3%), seguita dal Lazio (328 milioni di euro di spesa e 516 mila turisti) e dal Piemonte (169 milioni di euro e 516 mila turisti).
Tra le prime dieci province italiane per spesa all'estero, tra viaggi e motivi di lavoro, Milano è prima con 674 milioni di euro di spesa, il 12,2% della spesa di tutti gli italiani che sono stati all'estero nel 2010. La seguono Roma (11,2%) e Torino (5%). Quattro le province lombarde tra le prime dieci più spendaccione. Oltre a Milano, ci sono Varese (quarta con 230 milioni di euro) Como (sesta) e Bergamo (settima).