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Oms: la pandemia è finita

Si passa alla fase post-pandemica influenza_A_296

La pandemia da influenza A/H1N1 è finita: l'allerta passa dunque dal livello massimo, il 6, alla fase post-pandemia. Lo ha annunciato nel corso di una conferenza stampa a Hong Kong il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Margaret Chan.

La decisione arriva dopo un'attenta analisi dei dati sulla circolazione del virus effettuata dall'International Health Regulations Emergency Committee dell'Oms, che si è riunito stamattina.

"Siamo stati fortunati - ha detto Margaret Chan -: il virus non è mutato, non ha sviluppato resistenze e i vaccini si sono rivelati efficaci e con un ottimo profilo di sicurezza. Crediamo che ora il virus A/H1N1 si comporterà come con un normale virus stagionale, ma circolerà ancora nei prossimi anni, dunque raccomandiamo di continuare a usare i vaccini disponibili".

"Anche i Paesi con sistemi sanitari più deboli - ha proseguito il direttore dell'Oms - sono stati in grado di evidenziare i vari casi e di riportarli all'Oms, che raccomanda di utilizzare i vaccini pandemici o quelli per l'influenza stagionale in cui sia incluso anche il virus A/H1N1, specialmente nelle categorie a rischio".

Chan ha ricordato poi che, "in alcune aree del mondo, il virus è arrivato a infettare il 20-50% della popolazione. Molti Paesi hanno assicurato una buona copertura vaccinale, ma le pandemie sono imprevedibili. L'Oms raccomanda il proseguimento delle attività di sorveglianza, di immunizzazione e gestione clinica anche durante il periodo post-pandemico. I giovani adulti e le donne incinte rimarranno i gruppi più a rischio ma i casi tenderanno a diminuire", ha specificato.

Le fasi di allerta che portano alla dichiarazione di pandemia indicate nella scala dell'Oms sono 6, mentre due sono i livelli definiti per la fase successiva al picco pandemico.

Le prime tre corrispondono a un periodo nel quale predominano le infezioni negli animali, con poche infezioni nell'uomo. Il passaggio alle fasi successive è legato alla capacità del virus di trasmettersi da uomo a uomo, con un crescente numero di casi, fino alle fasi cinque e sei, che corrispondono alla grande diffusione nell'infezione umana.

Ecco le definizioni nel dettaglio.

FASE 1. In natura, i virus influenzali circolano continuamente tra gli animali, soprattutto negli uccelli. Per questo motivo, potendosi trasformare in virus pandemici, almeno in teoria, nella fase 1 viene compresa la situazione in cui non viene riportata alcuna infezione all'uomo da parte dei virus che circolano tra gli animali.

FASE 2. Riguarda tutte quelle situazioni in cui un virus influenzale di origine animale, diffuso in animali domestici o selvatici, provoca casi di infezione negli uomini. Questa situazione è considerata una potenziale minaccia pandemica.

FASE 3. Comprende quelle situazioni in cui un virus influenzale animale o un virus riassortito umano-animale provoca casi sporadici o cluster limitati di malattia tra gli uomini. Non ci sono prove, però, di una capacità di trasmissione da uomo a uomo tale da sostenere epidemie nella comunità. Possono verificarsi casi limitati di trasmissione inter-umana solo in alcune circostanze (per esempio, in caso di stretto contatto tra una persona infetta e un operatore sanitario che non adotta le opportune misure di protezione). Questo, però, non significa automaticamente che il virus abbia raggiunto il livello di trasmissibilità tra gli uomini necessario a provocare una pandemia.

FASE 4. E' caratterizzata da situazioni in cui sia provata la trasmissione da uomo a uomo di un virus influenzale animale o un virus riassortito umano-animale capace di causare diffuse epidemie nella popolazione. Si tratta di un passaggio fondamentale, che rappresenta un salto di qualità significativo rispetto al rischio pandemico. La fase 4 rappresenta una situazione caratterizzata da un aumento significativo del rischio pandemico, ma che non significa necessariamente che la pandemia sia una conclusione scontata.

FASE 5. E' caratterizzata da una diffusione interumana del virus in almeno due Paesi di una delle Regioni Oms. In questa fase la maggior parte dei Paesi non è stata ancora colpita dall'infezione. E' però un chiaro segnale che una pandemia è imminente e che è poco il tempo a disposizione per organizzare, comunicare e implementare le misure di contenimento previste.

FASE 6. E' la fase pandemica propriamente detta. E' caratterizzata dalla presenza di epidemie nella popolazione in almeno un altro Paese di una diversa Regione Oms, oltre ai criteri già definiti nella fase 5. L'annuncio della fase 6 significa che è in corso una pandemia globale.

Durante il periodo immediatamente successivo al picco, nella maggior parte dei Paesi dotati di adeguati sistemi di sorveglianza i livelli di influenza pandemica scendono sotto il picco osservato. Ciò significa che l'attività della pandemia inizia a calare. Potrebbero però verificarsi ancora nuove ondate: è quindi necessario che i Paesi siano sempre pronti a fronteggiare una seconda ondata pandemica.

Nelle scorse pandemie, ci sono state diverse ondate di attività influenzale nel corso dei mesi. Le diverse ondate pandemiche possono essere separate anche da mesi di latenza: un segnale di 'passato pericolo' potrebbe quindi essere prematuro in questa fase.

Nella fase post-pandemica, l'attività dell'influenza ritorna a livelli normali: ci si aspetta quindi che il virus pandemico si comporti come un normale virus dell'influenza stagionale. In questo momento è importante mantenere alta la sorveglianza e aggiornare i piani di preparazione e risposta alla pandemia. E' importante anche avviare un'intensa fase di recupero e valutazione.

In Italia partirà in ottobre la campagna vaccinale 2010-2011 contro l'influenza stagionale. Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha emanato la circolare con le raccomandazioni per la prevenzione dell'infezione, che tengono conto dell'attuale livello di allerta pandemica per il virus A/H1N1, sottolinea il ministero in una nota.

La composizione del vaccino per la prossima stagione 2010-11 per l'emisfero settentrionale è la seguente: antigene analogo al ceppo A/California/7/2009 (H1N1), cosiddetto ceppo 'pandemico'; antigene analogo al A/Perth/16/2009 (H3N2); antigene analogo al ceppo B/Brisbane/60/2008.

La campagna di vaccinazione stagionale è promossa dal Servizio sanitario nazionale ed è rivolta principalmente alle persone classificate a rischio di complicanze severe, e a volte letali, in caso contraggano l`influenza ed alle persone non a rischio che svolgano attività di particolare valenza sociale. L`offerta di vaccino a queste categorie è gratuita ed attiva da parte delle Regioni e Province autonome.