Rapporto Istat


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Crolla la produttività del lavoro

Tra il 2007 e il 2009 calo del 2,7% occupazione_lavoro_296

La produttività del lavoro italiano arranca: negli ultimi 30 anni è cresciuta ad una media annua dell'1,2% e già nell'ultimo decennio il suo valore è risultato negativo dello 0,5%. Ma nel periodo 2007-2009, pur in presenza di una sensibile caduta del monte ore lavorato, la produttività ha fatto registrare un vero e proprio crollo: -2,7 per cento in media d'anno. Lo rileva l'Istat che oggi ha reso note le serie storiche riferite a diverse misure di produttività per gli anni 1980-2009.

Dai dati Istat emerge inoltre il contributo rilevante alla produttività fornito dal capitale, soprattutto negli investimenti non Itc, e il fatto che tra tutti i settori produttivi, l'agricoltura sia l'unico che non ha mostrato andamenti negativi né nell'ultimo decennio, né nell'ultimo triennio. Negli anni 1980-2009 la produttività totale dei fattori è cresciuta dello 0,4% in media annua a fronte di un incremento dell'1,4% del valore aggiunto e dello 0,9% degli input produttivi, e cioé lavoro e capitale. A partire dal 2000 si evidenziano tre fasi in cui la dinamica presenta andamenti differenziati: un andamento negativo negli anni 2000-2003, (-1,3% in media d'anno), una dinamica moderatamente positiva negli anni 2003-2007 (0,6% la media annua) e una decisa riduzione nel periodo 2007-2009 (-3,4 per cento in media d'anno).

L'analisi Istat del contributo alla dinamica della produttività del lavoro fornito dal capitale per ora lavorata e dalla produttività totale dei fattori evidenzia inoltre che tra il 1980 e il 2009 alla crescita media annua dell'1,2 per cento della produttività del lavoro, il capitale per ora lavorata ha contribuito per 0,7 punti percentuali, pari al 52% della crescita complessiva. Tale contributo può essere a sua volta scomposto nell'apporto alla crescita fornito dal capitale Information and Communication Technology , pari a 0,1 punti percentuali (12%) e in quello del capitale Non-ICT, pari a 0,6 punti percentuali (50%). L'apporto proveniente dalla produttività totale dei fattori è stato di 0,4 punti percentuali (pari al 38% della crescita della produttività del lavoro). Nella media degli anni 2000-2009, l'accumulazione di capitale per ora lavorata ha apportato un contributo positivo (0,4%) alla dinamica della produttività del lavoro che è stata, invece, influenzata in maniera determinante dall'andamento sfavorevole della produttività totale dei fattori, pari a -0,9 punti percentuali.

Bene l'agricoltura, male l'industria
Il calo della produttività del lavoro che ha caratterizzato il periodo 2000-2009 riflette tassi di crescita negativi in tutti i settori ad eccezione dell'Agricoltura, silvicoltura e pesca (+0,7% in media annua). Negli altri settori la produttività del lavoro è diminuita con tassi compresi tra -0,5 e -1,0%. Nel periodo 2007-2009, infine, la dinamica della produttività del lavoro è stata marcatamente negativa in tutti i settori ad eccezione dell'Agricoltura, silvicoltura e pesca (+1,6 per cento in media annua), con una contrazione particolarmente rilevante nel settore dell'Industria in senso stretto: -3,9% contro una crescita dell'1,3%o nel 2003-2007.