Turismo accessibile


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Voglia di un'estate senza barriere

Molte richieste per le strutture italiane turismo_accessibile_296

Segnali positivi per il turismo accessibile. Solo nei villaggi che fanno parte del network Village for All, 25 strutture in tutta Italia in grado di ospitare complessivamente fino a 500 posti letto accessibili, già a fine giugno c’è il tutto esaurito.

“Siamo in overbooking” dichiara Roberto Vitali, Presidente di Village for all, “continuiamo a ricevere richieste, ciò vuol dire che il turismo accessibile esce dalla nicchia e inizia a conquistarsi una bella fetta di mercato” e continua “dovremo incrementare notevolmente il numero delle strutture affiliate per poter rispondere alla domanda che sempre più spesso arriva dai paesi europei. Voglio anche ricordare che tra le aziende affiliate al nostro network ce ne sono alcune che prevedono di raggiungere il 10% del proprio fatturato annuo solo con le persone disabili, numeri di sicuro interesse economico.”

Sono circa 50 milioni le persone disabili in Europa che vogliono viaggiare e che potrebbero trovare nell’Italia la prima destinazione in grado di soddisfare i loro bisogni. Privilegiati, quindi, in tempo di crisi i campeggi e villaggi all’aria aperta che per primi hanno investito sul turismo accessibile.

Anche FAITA-Federcamping tiene attentamente monitorato l’andamento del mercato e a fronte di una lenta partenza per i mesi di maggio e giugno prevede una crescita che manterrà i valori del 2010 di presenze sia italiane che straniere.

“A fronte della crisi dichiarata a inizio stagione molti imprenditori hanno investito maggiormente in promozione all’estero e se ne vedranno sicuramente i risultati da qui alla prima settimana di settembre. Le imprese che investono in innovazione sono quelle che sicuramente risultano oggi essere le più competitive e investire sul turismo accessibile risulterà estremamente competitivo fin da subito” dichiara Maurizio Vianello Presidente di FAITA-Federcamping.


Ma cosa vuol dire turismo accessibile? L’accessibilità, ossia l’assenza di barriere architettoniche, culturali e sensoriali, è la condizione indispensabile per consentire la fruizione del patrimonio turistico italiano.

La persona nella sua totalità, con i suoi bisogni, è un "cittadino e un cliente che ha diritto a fruire dell’offerta turistica in modo completo e in autonomia, ricevendo servizi adeguati a commisurati a ciò che paga".

Questo principio ispiratore deve coinvolgere tutta la filiera turistica a livello nazionale e locale, dal sistema dei trasporti alla ricettività, dalla ristorazione alla cultura, lo sport, il tempo libero, ecc..

In Italia negli ultimi anni stanno crescendo strutture in grado di avere personale altamente qualificato e formato per ricevere turisti anche con esigenze speciali.