Una livornese di 42 anni è ricoverata nell'hospice di cure palliative dell'ospedale di Livorno in coma, dopo avere contratto la variante della sindrome di Creutzfeldt-Jakob, il cosiddetto morbo della 'mucca pazza'.
La donna è in condizioni disperate ed è ricoverata nel reparto dell'ospedale livornese proprio per effettuare cure che l'aiutino ad affrontare con dignità la fase terminale della malattia. E' il secondo caso della malattia registrato in Italia; il primo colpì una donna siciliana nel 2002.
Il caso era stato segnalato come ''probabile variante della malattia di Cjd '' nell'ottobre del 2009 dal ministero della salute.
Secondo quanto ha riportato ieri il quotidiano Il Tirreno nei mesi scorsi la livornese aveva accusato progressivi disturbi neurologici e ha scelto di farsi curare presso l'Istituto neurologico milanese 'Besta' che le ha diagnosticato la malattia e l'ha sottoposta alle terapie senza riuscire ad arrestare l'avanzata del male. La paziente è dunque stata trasferita già in coma presso il reparto di cure palliative dell'ospedale di Livorno.
Il contagio della donna livornese è avvenuto "oltre 10 anni fa", prima quindi che scattassero le misure di sicurezza a livello europeo dopo l'allarme del 2000. Lo ha confermato il professor Maurizio Pocchiari, direttore del reparto Patologie neurologiche degenerative e infiammatorie dell'Istituto Superiore di Sanità, responsabile del registro per la Mucca Pazza.
"Si tratta - ha detto Pocchiari - del secondo caso accertato in Italia, dopo quello della donna siciliana nel 2002. La malattia puo' avere oltre dieci anni di incubazione, e in questo caso il contagio è sicuramente avvenuto prima del 2000".