Il Tribunale di Milano come Hollywood


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George Clooney testimone in un processo

L'attore convocato nel dibattimento per falsa griffe con il suo nome f

Il palazzo di giustizia di Milano si trasforma per un giorno in Hollywood. George Clooney e' arrivato in tribunale per testimoniare, come parte civile, nel processo che vede imputate tre persone accusate di aver creato una falsa griffe di moda con il suo nome e a sua insaputa.

Folla di curiosi e fan a Palazzo di giustizia di Milano dove da poco e' cominciata la testimonianza a un processo in cui e' parte offesa. Clooney ha fatto il suo ingresso, a dir poco 'trionfale', da un ascensore secondario che sbuca in un corridoio insieme al pm Letizia Mannella, al suo legale, e a un paio di uomini della sua scorta. Appena arrivato una pioggia di flash e una gran calca. Abito blu, cravatta in tinta a piccoli pois e camicia bianca, nonostante l'assalto dei giornalisti, delle telecamere e anche degli operatori del tribunale pronti a scattare una foto con i loro cellulari, sorridendo si e' limitato a salutare e, aprendosi un varco tra la folla, ha detto: ''Per cortesia lasciate passare il mio avvocato''.

E' entrato in aula e il giudice Pietro Caccialanza ha dovuto richiamare il folto pubblico assiepato dietro i banchi per sentire dal vivo la voce dell'attore. Il magistrato ha invitato ad uscire chi ha cercato di riprendere Clooney in aula con piccole telecamere.