Quasi tre italiani su quattro (72%) non vedono di buon occhio i prodotti transgenici, ritenendoli meno salutari di quelli tradizionali. Questo il dato diffuso da Coldiretti che, in occasione del blitz anti-ogm effettuato a Fanna in provincia di Pordenone da un migliaio di coltivatori, ha diffuso i risultati dell'ultima indagine annuale Coldiretti-Swg 'le opinioni di Italiani e europei sull'alimentazione'.
Secondo l'associazione agricola, "la scelta di vietare la coltivazione di piante biotech" sarebbe dunque rafforzata dall'opinione pubblica e sarebbe "coerente con le crescenti perplessità in Europa". A tal proposito la Coldiretti ha ricordato che nell'Ue solo sei Paesi coltivano piante ogm, dato al quale si deve sommare un calo del 12% nel 2009 del totale delle coltivazioni biotech su suolo europeo, passate da 107.719 ettari a 94.750 ettari, pari a molto meno dello 0,001% della superficie totale di 160 milioni di ettari coltivati in Europa (dati dell'International service for the acquisition of agri-biotech applications).
"Coltivare prodotti transgenici - sostiene Coldiretti - oltre a comportare rischi per la salute e l'ambiente, non conviene economicamente". L'associazione ha poi ribadito il proprio sostegno alla scelta della Commissione europea di delegare ai Paesi le decisioni in merito alle piante ogm e ha infine affermato che "il modello produttivo cui è orientato l'impiego di ogm uccide l'agroalimentare italiano che fonda il suo successo sulla distintività", sostenendo che "per conformazione morfologica del territorio italiano" sarebbe "impossibile evitare la contaminazione".